Disagi A26 e SS456 del Turchino, il Gruppo Viabilità si rivolge ancora al Prefetto ma la pazienza si sta esaurendo
Non c’è limite al peggio per quei 12mila abitanti che per percorrere pochi chilometri passano ore sotto il sole
Il Gruppo Viabilità Valli Stura ed Orba, ormai è al limite di una crisi di nervi, dopo mesi di disagi e di code patite sull’autostrada A26 e sulla SS456 del Turchino, tramite il rappresentante Giacomo Olivieri si sono nuovamente rivolti al Prefetto di Alessandria Iginio Olita.
<<Con la presente – le scrivono – siamo a significarle lo sconcerto e lo sconforto delle popolazioni delle Valli Stura e Orba (12000 abitanti) dopo la nuova contemporanea chiusura odierna sia dell’autostrada A26 che della SS456 del Turchino.
Avevamo ben sperato dopo l’incontro di S.E. del 16 giugno scorso in cui si stabiliva che in caso di allerta meteo Autostrade per l’Italia non avrebbe chiuso la tratta Ovada Genova Prà. Alla prima occasione (quella odierna) si è verificato l’esatto contrario.
Si parla di sicurezza – continuano dal Gruppo – ma a quanto pare nessuno ha idea di cosa significhi percorrere l’unica stradina alternativa che attraversa le montagne, stretta e senza protezioni, dove si avventurano camion e si formano ingorghi di auto.
Attendiamo che ci scappi il morto prima di risolvere i problemi a valle?
Non vogliamo intrattenerla oltre con i danni economici e sociali (ambulanze, cure mediche) che tale situazione provoca. La pazienza è al limite, le 4000 persone iscritte al nostro gruppo ci propongono “azioni forti” e i primi segni di ribellione cominciano a prendere forma nonostante si cerchi di mantenere la protesta nell’alveo della legalità.
Certi di una risposta – concludono – e di un intervento da parte di Sua Eccellenza, porgiamo distinti saluti>>.
(Nella foto gli viene consigliata la prudenza, difficile infrangere il codice della strada quando si è… fermi!)
G. D.