Violenza di gruppo: esce dalla discoteca ubriaca e la violentano in quattro, arrestati
Indagini della Mobile di Genova che porta in carcere due dei mostri, per gli altri due solo l’obbligo nel comune di residenza
La Polizia di Stato di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal locale Gip, due persone per violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane ragazza, mentre altri due uomini sono state sottoposti all’obbligo di permanenza presso il proprio comune di residenza.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile genovese hanno permesso di raccogliere, nei confronti dei destinatari dei provvedimenti cautelari, gravi elementi di responsabilità e di ricostruire la dinamica delle condotte criminose.
I quattro, nel corso di una notte dei primi giorni di marzo, dopo aver trascorso la serata presso una discoteca del centro cittadino, si proponevano di riaccompagnare a casa una conoscente. Il gruppo, approfittando dello stato di ubriachezza in cui versava la ragazza, dopo aver condotto l’ignara vittima in un’abitazione, a turno, la costringevano a subire plurimi atti sessuali completi.
Il coraggio della giovane donna nel raccontare quanto accaduto, le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza urbano e gli altri accertamenti condotti consentivano agli investigatori della Squadra Mobile di dare un nome ed un volto ai componenti del gruppo.
Nei mesi successivi, nonostante la diffusione dell’emergenza sanitaria, l’attività investigativa non veniva interrotta e le ulteriori risultanze permettevano di delineare fondate responsabilità a carico dei quattro soggetti.
La settimana scorsa due venivano tradotti in carcere, mentre gli altri venivano sottoposti all’obbligo di permanenza presso i comuni di residenza del levante provinciale.
E’ importante riflettere sul fatto che gli autori di questa terribile violenza sono stati assicurati alla giustizia grazie al coraggio della vittima che, superando ogni remora, si è affidata ai poliziotti della Squadra Mobile appositamente formati per accogliere tali denunce.
G. D.