Polizia Ferroviaria, fra gli arrestati anche chi deteneva le pasticche “droga dello stupro”
Oltre 5mila pattuglie nelle stazioni e sui treni per quasi 150mila controlli
79.607 persone identificate, 152 indagate e 15 arrestate, con un impegno di 5.547 pattuglie, di cui 305 destinate all’antiborseggio. Continua così l’attività operativa nelle stazioni e a bordo dei treni da parte della Polizia ferroviaria.
Sono stati rintracciati 10 stranieri in posizione irregolare, mentre 18 minori non accompagnati sono stati restituiti alle famiglie o accompagnati in comunità.
I viaggiatori controllati nei principali scali ferroviari sono stati 145.547; tra questi, 309 sono stati sorpresi in viaggio senza un giustificato motivo secondo le disposizioni anti Covid19.
Queste le azioni investigative che hanno portato all’arresto:
Due minorenni, uno di origine ecuadoriane e l’altro italiano, sono stati arrestati a Milano per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, durante le perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli indagati, sono stati trovati 600 grammi di hashish, un bilancino di precisione e circa 3mila e 200 euro in banconote di piccolo taglio.
In provincia di Matera, un giovane di 20 anni originario della Costa D’Avorio nel corso dei controlli anti Covid19 è stato notato dagli agenti scendere frettolosamente da un pullman di Trenitalia. Il ragazzo è stato arrestato: nel suo zaino gli agenti hanno trovato 500 grammi di marijuana e 27 pasticche di Ritrovil, conosciuto anche come la droga dello stupro.
A Genova una giovane donna è stata arrestata nella Stazione ferroviaria durante un controllo perché destinataria di due ordini di carcerazione: deve scontare 3 anni e 4 mesi di detenzione per furti in appartamento e altri reati.
A Grosseto, grazie ad una indagine già in corso, è stato denunciato un 30enne per attentato alla sicurezza dei trasporti, interruzione di pubblico servizio e per il lancio di oggetti verso un treno in movimento. L’uomo è stato identificato come l’autore del lancio di un oggetto, avvenuto nei primi giorni di febbraio, verso un treno che stava transitando a più di 160 chilometri orari.
G. D.