Aveva ucciso un 92enne di Ponzano Magra (La Spezia), catturato in Romania
L’operaio rumeno era latitante dal 13 febbraio quando ha ucciso l’anziano di Ponzano Magra
È stato assicurato alla giustizia P. Stefan, operaio 46enne di origini rumene, che a febbraio scorso a Ponzano Magra ha provocato la morte di Romano Mantegazza che, nel tentativo generoso di difendere la propria badante dall’aggressione dell’uomo, è stato colpito con un fortissimo schiaffo.
Il colpo violento lo ha fatto cadere a terra battendo la testa sul pavimento tanto da procurargli un edema celebrale che ne ha causato prima il coma e poi il decesso.
I fatti risalgono al pomeriggio del 13 febbraio scorso quando P. Stefan, in preda all’alcool, è entrato nell’abitazione dell’anziano signore dove lavorava quale badante una donna rumena, convivente dell’operaio, che di frequente, per futili motivi, veniva dallo stesso percossa pesantemente e minacciata di morte insieme al Mantegazza.
Romano Mantegazza, classe 1928 ex dipendente della ceramica Vaccari di Ponzano Magra, ha tentato invano di difendere la donna ma l’aggressore lo ha colpito con un fortissimo schiaffo, facendolo rovinare a terra e urtare con violenza il capo contro il pavimento.
I figli dell’anziano signore, venuti a conoscenza del fatto, hanno fatto ricoverare il genitore all’ospedale civile di Sarzana dove lo stesso è apparso fin da subito in gravi condizioni tanto che i sanitari hanno definito la prognosi riservata per “ematoma cerebrale post traumatico”.
Il giorno seguente l’aggressore ha raccolto in fretta i propri effetti personali ed è fuggito portando via anche la donna.
Poche ore dopo Mantegazza è entrato in coma per poi spegnersi il 29 febbraio, dopo quasi due settimane di agonia trascorse in ospedale senza riprendere conoscenza.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sarzana, raccolte tutte le testimonianze e gli elementi di prova, con una tempestiva denuncia all’autorità Giudiziaria spezzina hanno richiesto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’omicida.
La misura cautelare, pochi giorni dopo concessa dal Gip della Spezia, è stata poi convertita in mandato di arresto europeo tramite il Ministero della Giustizia e trasmessa all’organo di polizia rumeno che ne ha disposto l’esecuzione.
Ieri, dopo un mese e mezzo di latitanza, l’uomo è stato arrestato e recluso nelle carceri del paese di origine, in attesa della rogatoria internazionale. Dovrà rispondere alla giustizia italiana di omicidio preterintenzionale, atti persecutori e lesioni personali aggravate.
G. D.