Su 174 controllati dai carabinieri nel savonese solo 4 “non autorizzati” in tre comuni
Ieri i savonesi si sono dimostrati attenti e responsabili. Non mollate!
Diminuito fortemente il numero delle persone trovate fuori casa senza un “giustificato motivo”, ma non mancano purtroppo ancora situazioni in cui la gente ignora volutamente i divieti imposti dall’ormai noto decreto.
Su 174 persone controllate nelle 24 ore passate solo 4 sono risultate “non autorizzate” ad uscire di casa: 2 nella zona di Albenga, 1 a Cairo e 1 ad Andora.
Ad Andora un nigeriano è stato controllato mentre era fuori casa senza nessun motivo così come un italiano, senza fissa dimora che, controllato a Finale Ligure ha dichiarato falsamente ai Carabinieri di doversi recare a Ventimiglia per un appuntamento in Commissariato. L’immediato accertamento ha permesso di verificare che si trattava di una falsa scusa e pertanto è stato denunciato anche per “false dichiarazioni a pubblico ufficiale”.
A Cairo Montenotte invece è stato denunciato un ragazzo del 1998 mentre senza preoccuparsi del divieto vigente, era intento a lavare la sua moto da cross ad un lavaggio pubblico.
Le restrizioni che comportano un grande sacrificio per tutti stavolta hanno fatto si che, data la quasi totale assenza di gente in strada, saltasse all’occhio del proprietario di una Porsche, che un individuo stava “studiando” il modo per rubarla. Avvisati i Carabinieri che sono intervenuti sul posto lo hanno trovato “al lavoro” e lo hanno denunciato sia per il tentato furto dell’auto, sia per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Nelle varie attività svolte dall’Arma di Albenga, ieri è stato effettuato anche un intervento in una abitazione per sedare una lite tra moglie e marito, posti in quarantena volontaria, nel corso della quale la donna S.C. ha avuto la peggio dovendo ricorrere alle cure mediche per lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
L’Arma continua a svolgere, nel rispetto dei propri doveri, insieme alle altre forze dell’ordine il proprio compito di controllo e tutela dei cittadini esponendo i propri militari anche a contatti necessari con chiunque abbia bisogno di aiuto o peggio violi le disposizioni (soprattutto quelle di permanenza in casa) nella speranza che sia sempre meno necessario e soprattutto che la gente non si riversi nelle strade se non per effettive necessità.
G. D.