Prostituzione minorile e possesso armi: tre indagati
Arcola: due per sfruttamento e favoreggiamento, e una per detenzione illegale
Ricorderete l’indagine, qui descritta, che il 12 febbraio scorso ha portato all’arresto di un noto avvocato massese, ieri i carabinieri della Stazione di Arcola, coadiuvati da quelli dell’Aliquota Operativa della compagnia di Sarzana e della stazione di Castelnuovo Magra hanno perquisito le abitazioni di due arcolani. La ricerca dei militari si concentrava su ulteriori elementi a sostegno delle accuse mosse nei loro confronti, riconducibili alla consumazione dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile l’uno e del possesso illegali di armi l’altro.
Alle prime luci dell’alba i carabinieri hanno bussato alla porta di casa dell’arcolano R.F. 57enne, già indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile e vittima di incendio della sua vettura, e di T.M., 51enne anch’egli arcolano, ritenuto potenziale detentore illegale di armi.
Nella notte di settembre 2019 i carabinieri della pattuglia Radiomobile trovarono le due minori di 12 e 17 anni, poi oggetto dell’indagine, a casa di R.F. e ieri, in quello stesso appartamento, i militari giunti per la perquisizione hanno trovato e identificato un cittadino bosniaco di etnia rom, padre delle due minorenni, in compagnia del figlio minorenne, quest’ultimo risultato essersi allontanato a dicembre dello scorso anno da una comunità di accoglienza della Val di Vara alla quale era stato affidato.
Terminate le operazioni il 15enne è stato nuovamente collocato in una struttura di accoglienza in La Spezia mentre al padre delle due minori è stato notificato un avviso di garanzia poiché indagato per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile.
La perquisizione domiciliare a carico dell’altro arcolano, alla ricerca di armi, ha avuto esito negativo ma allo stesso è stato comunque notificato un avviso di garanzia poiché indagato per detenzione illegale di arma, ciò a seguito dei riscontri emersi durante l’attività investigativa.
Una brutta situazione familiare che riserverà ancora sorprese.
G. D.