Assotrasporti plaude i lavori al nuovo ponte di Genova ma strade, gallerie, ferrovie…
Il cantiere è un esempio di efficienza per tutto il Paese, ma a che punto è la rete viaria e ferroviaria italiana?
Giovedì 13 febbraio, il cantiere per la ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera, ex ponte Morandi, ha segnato un traguardo importante: il varo dell’impalcato di circa 100 metri tra le pile 8 e 9, il primo dei tre previsti.
L’operazione era iniziata verso sera del 12 febbraio e si è conclusa alle 14 del giorno dopo. Una grossa operazione che ha permesso di innalzare una trave di 1.800 tonnellate a circa 40 metri da terra con l’impiego di attrezzature “strand jack”, martinetti idraulici già visti durante la demolizione del ponte.
Quindi tutto fa pensare che per giugno il ponte dovrebbe essere transitabile.
<<Dopo il crollo del viadotto Morandi, il 14 agosto del 2018, l’Italia si è fermata. I genovesi – afferma Secondo Sandiano, presidente Assotrasporti e vice Eumove – però non sono rimasti fermi a guardare. La demolizione e successiva ricostruzione di un’infrastruttura tanto imponente in così breve tempo deve essere un esempio per tutto il Paese.
Come già sottolineato in precedenza dal governatore Toti, i genovesi hanno saputo trasformare una tragedia in un’opportunità di rinascita per la città, per l’economia e per i cittadini. Ci riferiamo non solo al nuovo ponte progettato da Renzo Piano, ma anche agli interventi di miglioramento della viabilità di accesso al porto e al potenziamento ferroviario dello scalo marittimo.
Tuttavia – continua Sandiano -, mentre gli occhi sono puntati sui lavori per il nuovo viadotto, non bisogna dimenticarsi dell’emergenza in corso per ponti, strade, gallerie e ferrovie del resto della Liguria e, più in generale, del resto d’Italia.
L’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, appositamente creata in seguito alla tragedia del Morandi non è ancora operativa. Viene dunque da chiedersi chi stia monitorando al momento la situazione, verificando l’integrità delle infrastrutture e controllando che i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria siano eseguiti nei tempi e nei modi previsti dalla legge, così da garantire gli standard minimi di sicurezza.
Per cercare di dare risposta a queste domande, Assotrasporti ha iniziato a contattare le Prefetture d’Italia per ricevere informazioni sullo stato di manutenzione di strade, ponti, gallerie e ferrovie del territorio di competenza e dare seguito alla lettera inviata al Governo il 17 gennaio scorso contenente la richiesta di emanazione dello stato di emergenza per far fronte alla precarietà del sistema viario e ferroviario italiano.
Ribadiamo – conclude il presidente – l’invito rivolto a tutti i cittadini, politici, associazioni, enti e imprese a partecipare attivamente alla campagna “Salva Vite” e dare il proprio contributo per trovare una soluzione efficace a questa grave emergenza: iscrivetevi al nuovo gruppo Facebook “Stato emergenza strade e ferrovie per prevenire crolli e morti” per dare i vostri suggerimenti e inviare segnalazioni>>.
G. D.