Scandalo liste di attesa: denunciati 4 medici a Genova, Savona, Imperia e La Spezia

Su 817 colonscopie ne erano state prescritte 1711. Un paziente in poche settimane ha beneficiato di ben 9 prescrizioni dello stesso esame riuscendo a prenotarne 8
Scandalo liste attesa
– Vero e proprio caos nel sistema delle liste di attesa in Liguria, con 4 medici di medicina generale ritenuti responsabili del reato di “falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità”.
In pratica venivano aumentate le prescrizioni per accelerare visite ed esami. Tutto smascherato dai Carabinieri del Nas di Genova, nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nella campagna di controlli sulle “liste d’attesa” nel vasto panorama di prestazioni sanitarie previste dai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), a conclusione di verifiche e riscontri documentali che hanno portato al deferimento in stato di libertà di quattro medici alle Autorità Giudiziarie di Genova, Savona, Imperia e La Spezia.
I provvedimenti sono stati adottati in conseguenza a diversificati e articolati accertamenti svolti durante la campagna di controlli che hanno visto coinvolta tutta la filiera di prenotazione sia degli accertamenti diagnostici che delle visite specialistiche, dal momento della prescrizione all’atto della esecuzione della prestazione.
<<Dai dati acquisiti sono emerse diverse criticità tra le quali, in particolare, una ha riguardato la mancata presentazione da parte di pazienti alla visita/accertamento diagnostico prenotato al quale non corrispondeva nessuna sanzione per il mancato annullamento della prenotazione ed una la iper-prescrizione di accertamenti/visite operata da alcuni medici di medicina generale, ovvero la redazione di prescrizione multiple per lo stesso esame/visita ma con diversa categoria di priorità – spiegano dal Comando -.
Per quanto riguarda gli aspetti relativi alle mancate presentazioni, frequenti sono stati i confronti con Alisa al fine di trovare soluzioni sulla problematica che, comunque, era stata già attenzionata dalla Regione che è intervenuta di recente per colmare tale lacuna e scoraggiare tale comportamento che, oltre a comportare uno spreco di risorse, ha contribuito a congestionare il sistema di prenotazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie>>.
Le verifiche effettuate tra il 18 ottobre e il 12 dicembre 2024 hanno infatti permesso di accertare che giornalmente, nei vari reparti degli ospedali liguri, mediamente tra il 10 ed il 20% di prestazioni non venivano erogate per mancata presentazione del paziente.
<<Sul secondo aspetto è stato possibile svolgere accertamenti specifici andando ad analizzare i dati, in primo momento anonimizzati, relativi alle prescrizioni di un esame in particolare con tempi di attesa particolarmente lunghi – proseguono -.
Ci si è, in prima battuta, concentrati sulle prescrizioni di colonscopie, esame per il quale, dovendo il paziente effettuare una preparazione preventiva, la mancata presentazione non può essere colmata da altri utenti, con conseguente impossibilità recuperare le mancate prestazioni>>.
La scorretta prassi, secondo gli inquirenti, era quella di emettere più prescrizioni a favore dello stesso paziente, nello stesso giorno con il medesimo quesito diagnostico ma con criterio di priorità diverso era diffuso ed ampiamente adottato dai medici di medicina generale su tutta la Regione.
Addirittura, in diversi casi, sono state trovate triple prescrizioni dello stesso esame con priorità “B” (Breve entro 10 giorni), “D” (differibile entro 30/60 giorni) e “P” (programmata entro 120 giorni), condizione che consente al paziente di avere maggiore possibilità di trovare un posto nei vari presidi ospedalieri. Per arrivare ad un caso limite, dove un paziente in poche settimane ha beneficiato di ben 9 prescrizioni dello stesso esame riuscendo a prenotarne 8.
Ci sono casi di maggiore gravità, quali risonanze magnetiche e visite dermatologiche, prescritte dai medici individuati dalla prima analisi al fine di confermare il dato acquisito.
Al termine degli accertamenti documentali le ispezioni si sono spostate presso gli studi dei medici coinvolti che hanno portato al loro deferimento alle competenti Autorità Giudiziarie di Genova, Savona, Imperia e La Spezia.
<<Tali condotte illecite, oltre a contribuire alla congestione dei sistemi di prenotazione, creano maggiore difficoltà per gli Enti preposti nella pianificazione delle esigenze che vengono basate tra altro anche sul numero delle prescrizioni.
Per citare dei numeri, ancorché non rappresentativi dell’intera problematica, che comunque sarà ancora oggetto di ulteriori approfondimenti, basti pensare che dai dati acquisiti utilizzando gli stringenti criteri di ricerca (ovvero stesso quesito diagnostico, stesso giorno di prescrizione, diversa priorità), a fronte di 817 soggetti che avrebbero necessitato di effettuare una colonscopia – concludono dal Comando -, nel solo periodo tra lo 01/01/2024 ed il 31/10/2024 ne sono state prescritte 1711, più del doppio, numeri che aumentano in maniera esponenziale se si allargano i criteri di selezione per esempio selezionando la data della doppia o tripla prescrizione ad uno/due giorni dalla originaria>>.
G. D.