S. Antonio Sassello la Regione rinnova incarico di Commissario straordinario

Per la durata di un altro anno. La Regione plaude alla strada intrapresa per il risanamento
Commissario Noberasco
– L’avv. Gabriele Marino Noberasco attuale Commissario straordinario dell’Asp Ospedale S. Antonio di Sassello ha ricevuto il rinnovo dell’incarico per un altro anno.
La deliberazione è stata presa stamani dalla Giunta regionale del presidente Marco Bucci e dell’assessore alla Sanità Massimo Nicolò.
Regione Liguria con la riconferma odierna riconosce a Noberasco il lavoro fin qui condotto, atto al risanamento del notevole deficit in cui versa la struttura da anni.
Da tempo il commissario sta portando avanti una serie di provvedimenti nel rispetto del Piano di risanamento da lui proposto ed approvato dalla Regione stessa.
In particolare:
- La riorganizzazione aziendale (nel periodo 2024-2026) tramite la razionalizzazione dei ruoli attribuiti al personale, la separazione delle funzioni aziendali, la corretta applicazione della disciplina prevista per i contratti pubblici, il completo trasferimento della gestione operativa delle attività sociosanitarie alla società strumentale Sant’Antonio Servizi Srl e il rafforzamento delle entrate della gestione caratteristica mediante il riallineamento dei corrispettivi richiesti all’utenza, nonché l’incremento dell’attività in convenzione con il Ssr.
- La ristrutturazione del debito contratto dall’Ente (nel periodo 2024-2030) tramite la sospensione biennale dei mutui ipotecari in ammortamento, la riduzione del debito con parziale rimborso e definitiva rinegoziazione degli stessi, l’alienazione dei compendi immobiliari che non possono essere locati, l’affidamento in concessione delle porzioni di patrimonio indisponibile non utilizzate e la conclusione di accordi di stralcio parziale del debito (fino al 35% a seconda della classe) o di rientro rateale con i creditori.
Il lavoro da fare è ancora tanto, ma pare che la strada intrapresa sia quella giusta. Il Sant’Antonio è un presidio sanitario che da oltre due secoli risulta indispensabile per l’entroterra sassellese e dei comuni viciniori.
G. D.