Beccato il ladro seriale degli sportelli Atm nelle poste della Valbormida
Con un congegno bloccava il ritiro del denaro degli utenti e poi lo recuperava per sé
Valbormida cronaca
– Un uomo 27enne è stato indagato in Valbormida per una serie di manomissioni agli sportelli Atm, avvenute tra il 20 luglio e il 23 agosto, presso gli uffici postali di Millesimo e Roccavignale, fruttata all’autore del reato circa duecento euro.
I carabinieri di Millesimo avevano avviato l’indagine a seguito di alcune segnalazioni di cittadini che avevano notato anomalie nei dispositivi Atm.
Infatti, hanno poi scoperto la presenza di un meccanismo “a graffetta” che bloccava l’erogazione delle banconote, impedendo così ai clienti di ritirare il denaro.
Guardando i filmati di video sorveglianza, è emerso che l’indagato utilizzava un manufatto artigianale, simile all’originale erogatore di banconote, per intrappolare il denaro proveniente dai conti correnti degli ignari cittadini, che successivamente recuperava per sé.
Risulta pertanto indiziato per i due colpi portati a segno in Valbormida un ventisettenne rumeno residente in Romania, ma attualmente senza fissa dimora in Italia, deferito all’Autorità Giudiziaria di Savona per i reati di danneggiamento, furto aggravato e intercettazione abusiva di comunicazioni informatiche.
Un tatuaggio distintivo sul dorso della mano sinistra e la corrispondenza con le immagini di un precedente fotosegnalamento, sono gli elementi che hanno consentito di attribuirgli anche altri cinque episodi analoghi nelle province di Lecco e Novara, scoperti grazie alla collaborazione fra i Carabinieri di Millesimo e i colleghi di quelle province, a loro volta impegnati nell’identificazione dell’allora ignoto malfattore.
Inoltre, l’uomo è già noto ai militari per precedenti specifici reati legati al fenomeno del “cash trapping”, tradotto “trappola del contante”, e/o alla manomissione dei dispositivi Atm, per almeno trenta episodi perpetrati in diverse regioni italiane del nord ovest.
Quando le vittime inseriscono la tessera nello sportello bancomat, sullo schermo l’operazione viene confermata, ma i soldi fisicamente non escono poiché rimangono intrappolati nel dispositivo artigianale collocato poco prima dal malvivente, che appena la vittima si allontana ritorna al bancomat e recupera i contanti.
<<L’operazione conferma la costante attenzione dell’Arma locale nel prevenire e reprimere il fenomeno delle truffe e dei reati predatori, oltre al mantenimento del decoro e sicurezza urbana nei vari comuni della provincia – spiegano dal Comando -.
L’appello rivolto ai cittadini, in caso di necessità reale o presunta, è sempre quello di recarsi presso un comando dell’Arma o a non esitare a chiamare il Nue 112 per segnalare tempestivamente situazioni sospette: “Siamo sempre pronti ad aiutarvi”.
Il procedimento penale è nella fase preliminare e che i provvedimenti adottati non implicano responsabilità definitive degli indagati, non essendo stata ancora assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria>>.
G. D.