Si sveglia e trova un ladro in camera, urla ma viene bloccata, 23enne arrestato a Millesimo

Si sveglia e trova un ladro in camera, urla ma viene bloccata, 23enne arrestato a Millesimo
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Viene spinta a terra con ferite guaribili in quindici giorni

Millesimo rapina

– Momenti di paura e di dolore per una donna 75enne che al risveglio si è trovata di fronte un giovane 23enne intento a frugare nella sua abitazione.

Il fatto è avvenuto a Millesimo lo scorso 16 luglio quando il furto si è trasformato in rapina, poiché la donna ha cominciato a gridare aiuto a gran voce e allora il malvivente le ha tappato la bocca e, spinta a terra con violenza.

La caduta ha avuto come effetto contusioni ed ematomi giudicati guaribili dai medici dell’Ospedale San Paolo di Savona in quindici giorni, ma la gravità dell’aggressione si sarebbe potuta trasformare in qualcosa di ancor più serio se il figlio della vittima non fosse rientrato in casa, causando la fuga dell’intruso prima che riuscisse a rubare.

Immediatamente, i Carabinieri della Stazione di Millesimo si sono messi sulle tracce del giovane, seguendo la pista tracciata dagli elementi raccolti all’interno della villetta monofamiliare dove si è svolta la tentata rapina.

Il caso è stato risolto pochi giorni dopo, quando tre militari della caserma di Millesimo, liberi dal servizio, hanno notato all’interno di un negozio alimentare un giovane che somigliava in maniera sorprendente alla persona sospettata, di cui già avevano un’immagine, nonostante si fosse tagliato barba e capelli.

I militari, sebbene fossero assieme alle rispettive compagne, non hanno esitato a far scattare i controlli, e per il ventitreenne romeno, residente in provincia di Roma, non è rimasto che ammettere le proprie responsabilità dopo aver inizialmente cercato di negare l’accaduto, e dopo essere stato riconosciuto con assoluta certezza dalla vittima e dal figlio.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona ha concordato con i militari che, in considerazione della gravità dell’accaduto, ricorressero i presupposti per il fermo d’indiziato di delitto e la traduzione del giovane presso il carcere di Marassi, dove attenderà la prima udienza del procedimento a suo carico.

Tutti i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.

 

G. D.