Savona, Cuneo e Bergamo 32 indagati per gestione illecita di rifiuti e inquinamento

Savona, Cuneo e Bergamo 32 indagati per gestione illecita di rifiuti e inquinamento
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Indagine partita dalla Procura della Repubblica di Cuneo

Savona rifiuti

– Stamani blitz dei carabinieri della Compagnia di Fossano, coadiuvati dai colleghi di Savona e Bergamo, hanno operato un sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cuneo, su richiesta della Procura della Repubblica.

Contestualmente sono state notificate 32 informazioni di garanzia (29 persone fisiche e 3 persone giuridiche) ritenuti responsabili dei reati di inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti e discarica abusiva.

Savona Cuneo e Bergamo 32 indagati per gestione illecita di rifiuti 1

Le indagini, partite nel dicembre 2023, hanno permesso di:

  • comprovare l’operatività degli indagati (4 italiani e 25 di origine africana), attivi in una collaudata e sistematica attività di gestione rifiuti non autorizzata consistente nella raccolta, trasporto, deposito, selezione, riduzione volumetrica e smistamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (ingenti quantitativi di pneumatici fuori uso, pezzi di ricambio di veicoli, scarti di rifiuti industriali, rifiuti ferrosi, Raee, ecc.), sviluppata in un cascinale sprovvisto di qualunque autorizzazione ubicato nell’agro di Fossano e nel piazzale di una ditta di spedizioni di Bene Vagienna, creando altresì discariche abusive cagionanti un deterioramento significativo del suolo e del sottosuolo.
  • ricostruire il modus operandi degli indagati i quali:
  • tramite furgoni non iscritti all’Albo Gestori Ambientali effettuavano un’incessante attività di raccolta di pneumatici fuori uso (Pfu) e di altro tipo di rifiuti speciali presso gommisti e/o ditte compiacenti del cuneese e del torinese, per poi trasportarli all’interno delle due basi logistiche sopra menzionate, stoccarli, selezionarli, trattarli illecitamente e prepararli per la spedizione;
  • utilizzavano il metodo del “doppiaggio” (ovvero l’inserimento di Pfu più piccoli all’interno di altri di più grandi dimensioni), al fine di depositarne il maggior numero possibile uso all’interno delle aree di lavoro ovvero caricarne il più possibile all’interno dei container;
  • agivano sinergicamente con ruoli specifici, utilizzando sim card intestate ad altri soggetti per le comunicazioni telefoniche e riscuotendo somme di denaro “non tracciabili” (in contanti ovvero tramite ricarica Postepay) per la concessione in affitto a terze persone di parti dell’area di Fossano;
  • servendosi di escavatori estraevano frequentemente dal terreno del piazzale della ditta di Bene Vagienna rifiuti plastici e/o sintetici in precedenza interrati, verosimilmente al fine di smaltirne illecitamente il contenuto, così cagionando una compromissione significativa e misurabile del suolo e sottosuolo.
  • sequestrare preventivamente le 2 basi logistiche e 18 veicoli in uso agli indagati, per un valore complessivo di circa 1.200.000 euro.

<<Si tratta di un accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari, che necessita pertanto della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, ragione in più per sottolineare che gli odierni indagati devono considerarsi innocenti sino all’emanazione di una sentenza definitiva di condanna a loro carico – spiegano dal Comando -.

L’operazione si inserisce nel contesto del costante impegno sinergico sul territorio della Procura della Repubblica e dell’Arma dei Carabinieri nelle attività di contrasto alle condotte abusive e lesive per l’ambiente e l’ecosistema>>.

 

G. D.