San Antonio Sassello intervista al commissario Noberasco: passi avanti e preoccupazioni

San Antonio Sassello intervista al commissario Noberasco: passi avanti e preoccupazioni
Spread the love

È in pieno sviluppo il piano di risanamento dell’Azienda

Sassello San Antonio

– Come più volte scritto, i tempi per il risanamento della Asp San Antonio di Sassello si restringono sempre più, la situazione finanziaria dell’Ente da tempo ha l’acqua alla gola, tanto che il piano di “guarigione” del commissario straordinario Gabriele Marino Noberasco è stato approvato dalla Regione Liguria a fine maggio e aspetta risposte.

Tra i primi provvedimenti, la Giunta regionale, venerdì 12 luglio, ha inserito nella Programmazione triennale 2024-2026 del Fondo Strategico Regionale, l’acquisto dell’immobile del “Museo Perrando” di Sassello per l’anno 2024. Il beneficiario sarà il Comune di Sassello che riceverà 300.000 euro, cui aggiungerà 11.000 euro quale cofinanziamento, da girare all’Asp in sede di acquisto.

Il secondo importante provvedimento riguarda la concessione dei locali facenti parte della cosiddetta “ala B”, che dispone spazi per servizi sanitari o sociosanitari, e che al momento non vengono impiegati per le finalità istituzionali del San Antonio.

Per questo contesto a marzo il commissario aveva ricevuto dal Centro Scientifico Sanitario – Css Srl, con sede in Varazze, una proposta di concessione ventennale con destinazione sociosanitaria (in particolare a struttura residenziale per l’accoglienza di pazienti afferenti alle discipline della salute mentale), per un valore complessivo di 1.200.000 euro, così distribuiti:

  • canone di concessione annuo di 40.000 euro;
  • opere di ristrutturazione della porzione di fabbricato e di adattamento delle aree pertinenziali, per un valore stimato di 400.000 euro a carico del solo concessionario.

Per meglio comprendere ed informare i lettori sulla situazione attuale della Asp San Antonio, siamo andati alla fonte primaria e abbiamo incontrato il commissario straordinario Noberasco.

Avv. Noberasco, dalla sua deliberazione n. 8 del 28 giugno, “Concessione ventennale alla Css srl di una porzione immobiliare”, pare che l’operazione “ala B” sia cosa fatta.

<<La concessione dell’ala B a Css Srl, società del Gruppo Redancia, è stata sottoscritta alla fine di giugno, dopo un percorso lungo di confronto, che ha interessato anche l’Amministrazione Comunale, finalizzato ad assicurare la piena compatibilità tra le nuove attività sociosanitarie da insediare, quelle già assicurate dall’Asp e dall’Asl2 presso la struttura e – non ultimo – il contesto sociale sassellese e dei paesi limitrofi.

Al termine di questo percorso Css ha presentato un progetto di gestione (pubblicato e a disposizione di tutti), dedicato a pazienti ultrasessantenni, afferenti alle discipline della salute mentale, ma stabilizzati, che ben si integra con l’attività sociosanitaria residenziale già attiva presso la struttura e non deve certamente preoccupare la popolazione.

Css ha avviato, da qualche giorno, il percorso di progettazione degli interventi da avviare sulla struttura e il percorso autorizzativo per arrivare, nel più breve tempo possibile, alla piena operatività.

Gli interventi proposti, in particolare, oltre a riguardare l’ammodernamento dei locali e la sostituzione di tutti gli arredi interni, riguarderanno anche gli esterni e il parco, con la recinzione dell’intera area, migliorandone la sicurezza>>.


“È un equilibrio delicato che non dipende completamente dall’Azienda, ma che non consente in questa fase margini di errore”


Ma le due ali, A e B, potrebbero interagire?

<<Il progetto prevede una completa separazione funzionale tra le strutture, le quali potranno, tuttavia, condividere alcuni servizi (come quello di cucina e di pulizia), realizzando ulteriori economie di scala e portando benefici economici all’Asp, ulteriori rispetto al già importante apporto dei canoni di concessione e degli investimenti infrastrutturali>>.

Gli ambulatori…

<<Questa operazione, insieme al previsto ampliamento degli ambulatori di Asl2 e al progetto di Residenza Aperta finanziato dalla Strategia Nazionale Aree Interne, completa la riorganizzazione dei servizi sociosanitari offerti presso l’Ospedale S. Antonio, prevista dal piano di risanamento, nell’ottica di rendere la gestione del tutto sostenibile e tornare a guardare al futuro>>.

Il suo piano, approvato dalla Regione, ha un ampio raggio di 360 gradi.

<<Ovviamente, l’attività di attuazione del piano di risanamento prosegue anche su altri fronti, con alcuni passi avanti e qualche preoccupazione>>.

Ce li racconti, preoccupazioni comprese.

<<Si avvia a conclusione il trasferimento del Museo Perrando al Comune di Sassello, per il quale la Regione Liguria ha stanziato sul fondo strategico regionale un contributo di circa 300.000 euro. Il trasferimento consentirà all’Asp di disporre delle risorse finanziarie necessarie a proporre ai principali creditori un accordo sostenibile per la ristrutturazione del debito.

Altro elemento importante è l’apertura di Bper rispetto alla sospensione delle rate di mutuo (circa 5.000 euro mensili), anch’essa fondamentale per consentire alla struttura di risolvere nel medio periodo la propria situazione debitoria con i creditori minori.

Sul piano operativo, è proseguita la ricerca di personale Oss per migliorare la qualità del lavoro, con una nuova assunzione da parte della Sant’Antonio Servizi Srl e ulteriori in previsione. L’obiettivo è quello di continuare a migliorare il servizio offerto agli ospiti che sono il cuore della nostra attività.

Desta qualche preoccupazione, invece, il ritardo nell’assegnazione di ulteriori posti in convenzione con Asl2 (il piano approvato dalla Regione prevede l’incremento dei posti convenzionati da 14 a un totale di 34 su 50 totali), prevista per giugno e ancora in sospeso, fondamentale per il raggiungimento dell’equilibrio economico della gestione corrente>>.

Il percorso di Regione Liguria vive, in questo momento, rallentamenti per ovvie ragioni.

<<Al di là delle cause di questo ritardo, dovute anche al momento di complessiva riorganizzazione dei servizi sociosanitari territoriali che interessa la nostra Regione, la mancanza di questo apporto finanziario è un problema reale che rischia di compromettere – nel caso si protraesse oltre il mese di settembre – l’intera attuazione del piano di risanamento, basato su equilibri finanziari delicati, i quali risentono sensibilmente del trascorrere del tempo. Prima l’Azienda recupererà un pieno equilibrio economico-finanziario, infatti, migliore potrà essere la capacità di ripagare i creditori>>.

In chiusura, quali ultime righe per il lettore.

<<Insomma, abbiamo molti segnali incoraggianti, ma in questa situazione non è possibile abbassare la guardia. Certamente non siamo ancora fuori pericolo e non potremo esserlo fino al completamento della riorganizzazione aziendale e alla completa definizione di tutte le maggiori posizioni debitorie, che passa per l’alienazione di immobili di proprietà, tra cui Villa Patrone.

È un equilibrio delicato che non dipende completamente dall’Azienda, ma che non consente in questa fase margini di errore>>.

Grazie commissario per la sua attenzione e disponibilità.

<<Grazie a voi e alla prossima.>>

 

G. D.