San Martino: trasferire Ivan non porterebbe vantaggi. Il 17enne savonese subì un incidente a settembre 2023

San Martino: trasferire Ivan non porterebbe vantaggi. Il 17enne savonese subì un incidente a settembre 2023
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Policlinico “perfettamente in grado di erogare i trattamenti riabilitativi ed assistenziali più idonei per il paziente”

Savona Ivan

– La drammatica storia di Ivan di Savona la affidiamo alle parole della mamma Monica, raccontate sul portale Gofundme circa la raccolta fondi “Un sorriso per Ivan”, arrivata ad oggi a 92.227 euro.

<<Ciao a tutti, sono Monica la mamma di Ivan, e voglio raccontare la sua storia.

Ivan frequenta il quarto anno del Liceo Scientifico di Savona. Il 19 settembre 2023, mentre torna a casa da scuola, scivola e cade con il suo scooter. Apparentemente una caduta banale, nulla di rotto, solo una sbucciatura ed un grosso spavento e infatti in ospedale ci dicono che è tutto ok dopo qualche esame di rito.

Il 30 settembre 2023 però tutto si trasforma in una vera tragedia perché Ivan si accascia a terra in arresto cardiaco mentre sta entrando in ospedale per una semplice visita di controllo.

Dopo un mese e mezzo in rianimazione tra disperazione ed incertezze, viene dimesso dall’ospedale e trasferito in un centro neuroriabilitativo, perché purtroppo il suo cuore è stato fermo per troppo tempo e la mancata ossigenazione ha generato un danno cerebrale molto importante.

Ivan è forte e dal suo letto combatte contro tutte le avversità per continuare a vivere, ma sono tanti i sogni infranti ed infinite le sfide che dovrà affrontare giorno per giorno. Noi tutti abbiamo il dovere morale di fare qualcosa per restituirgli un pezzetto di quella vita che ogni ragazzo della sua età dovrebbe poter vivere con dignità.

In collaborazione con i medici che lo stanno curando abbiamo individuato Hochzirl in Austria che è un centro di eccellenza per le cure neuroriabilitative e lì Ivan potrebbe avere la possibilità di tornare a sorridere e non rimanere intrappolato nel suo corpo.

Ma i centri per la riabilitazione richiedono ingenti somme di denaro, cifre impossibili da raggiungere per me da sola. Ed è per questo che, con il cuore colmo di speranza, vi chiedo di sostenermi affinché Ivan possa ricevere tutte le cure necessarie. Il vostro contributo conta molto per noi, per me ed Ivan, indipendentemente dall’importo della cifra che riuscirete a donare, perché anche la più piccola donazione può fare la differenza.

Vi chiedo di sostenerci anche con le vostre preghiere e soprattutto condividendo la sua storia con tutti, perché è fondamentale che questo annuncio venga letto da più persone possibile.

Confido nel vostro buon cuore e vi aggiornerò sui suoi progressi. Con immensa gratitudine, Monica>>

Una nota dal San Martino 

Il giovane è ricoverato presso il Policlinico San Martino di Genova la cui Direzione Sanitaria oggi è intervenuta con una nota riguardo la situazione di Ivan.

<<A fronte di quanto emerso circa la situazione del giovane 17enne savonese che ha riportato un grave danno cerebrale a settembre scorso e che è oggi ricoverato presso la Clinica di Neuroriabilitazione, la Direzione Sanitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino manifesta l’assoluta vicinanza ai familiari del giovane e come fatto fino ad oggi garantirà attraverso i professionisti della struttura diretta dal professor Carlo Trompetto tutta l’assistenza necessaria per la gestione del caso, più che mai delicato – riporta la Direzione Sanitaria -.

Altresì, per trasparenza e correttezza verso i familiari e i conoscenti del ragazzo, si sottolinea fermamente che nessuno dei professionisti in forza alla Clinica di Neuroriabilitazione ha consigliato il trasferimento del giovane presso la clinica austriaca indicata dai familiari e riportata dagli organi di stampa che si stanno dedicando alla vicenda.

La Clinica, grazie alla stretta collaborazione con le altre Unità Operative del Policlinico San Martino, è perfettamente in grado di erogare i trattamenti riabilitativi ed assistenziali più idonei per il paziente.

Si ritiene – concludono dal San Martino – che eventuali trasferimenti non apporterebbero alcun vantaggio clinico, ma causerebbero solo problemi logistici per i familiari, già molto provati dall’accaduto>>.

 

G. D.