Lupo nel Parco Beigua: precisazioni e… suggerimenti
“Dare seguito al Piano nazionale di gestione del lupo del Ministero dell’Ambiente”
Parco Beigua e lupo
– In un recente incontro avvenuto in comune a Sassello, Antonio Aluigi, tecnico del Parco Beigua, informava che secondo i loro monitoraggi da Pontinvrea alla Val Polcevera si trovavano una dozzina di branchi di lupi.
Un giornale aveva invece riportato notizie diverse, tanto che ieri l’Ente Parco del Beigua ha lanciato una nota circa la presenza del lupo nel parco.
<<Nei giorni scorsi su un quotidiano locale è apparso un lungo articolo, dal titolo “In compagnia del Lupo”, che al suo interno riferisce della presenza di 30 branchi di lupi nel Parco del Beigua. È opportuno e necessario chiarire che tale notizia è priva di ogni fondamento ed è assolutamente smentita dai dati scientifici in possesso del Parco – chiariscono dall’Ente ->>.
La direzione informa sull’attività in corso sulla presenza del predatore e sull’aumento dello stesso.
<<In questi giorni stiamo elaborando i dati raccolti nel corso del progetto “Conoscenza e Comunicazione sulla presenza del Lupo e sulle misure preventive per la mitigazione del danno alle aziende agricole” finanziato dal Gal Valli Savonese sul PSR 2014-2022 della Regione Liguria – proseguono -.
I dati ci indicano preliminarmente un aumento della presenza in termini di effettivi e una crescita consequenziale del numero dei branchi. Un dato certamente importante, registrato peraltro in tutte le aree appenniniche settentrionali, ma nemmeno lontanamente avvicinabile alla cifra apparsa nell’articolo citato.
Il Lupo è un animale territoriale e in un’area ristretta come la nostra è altamente improbabile che il numero di branchi potrà raggiungere tali numeri. La competizione tra branchi e la disponibilità di prede sono i fattori determinanti che limitano di per sé la crescita incontrollata della popolazione>>.
La nota non si limite a smentire i dati riportati dai media, ma suggerisce una soluzione a quello che molti operatori dell’entroterra, e cittadini, è diventato un problema serio.
<<Il diffondersi di dati non verificati sta alimentando la formazione di opposte tifoserie: pro o contro il lupo. Un dibattito di questo genere non porterà a nulla, se non ad aumentare le rispettive arrabbiature e i relativi timori.
Sarebbe piuttosto necessario dare seguito al Piano nazionale di gestione del lupo del Ministero dell’Ambiente, sia perché le problematiche connesse alla presenza del lupo non coincidono con i confini amministrativi di un Comune, sia perché è necessaria una risposta articolata, da declinare caso per caso al fine di essere efficace.
Esistono già dei protocolli per prevenzione, cattura, dissuasione e controllo che non dovrebbero restare lettera morta – concludono dal Parco Beigua -, ma andrebbero finalmente applicati, basandosi su dati scientifici e fatti verificati, e mantenendosi lontani da valutazioni emotive, influenzate dall’una o dall’altra tifoseria>>.
G. D.