Questura Savona sono in aumento i fogli di via obbligatorio, tutti i casi
Tra settembre 2022 e settembre 2023 sono aumentati del 30%
Savona fogli di via
– Il Questore di Savona per garantire sicurezza e maggior tranquillità nell’intera provincia, peraltro interessata da forti movimenti turistici, ha incrementato il rilascio del Foglio di Via Obbligatorio.
Si tratta di una delle misure di prevenzione maggiormente inflittive perché non consente al destinatario di far ritorno nel luogo ove ha manifestato la sua pericolosità sociale.
Di recente la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio è stata oggetto di revisione con l’introduzione del cosiddetto “Decreto Caivano” (D.L. del 15 settembre 2023, n. 123) nell’ambito delle “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà, educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale”.
Infatti, ora sono previste tre novità: aumento di un anno della durata massima del divieto di rientro nei comuni dai quali si è stati allontanati (prima era stabilito in tre anni) ed un inasprimento della pena nei casi di violazione del provvedimento di allontanamento, stabilita nella reclusione da sei a diciotto mesi (prima era da uno a sei mesi) oltre ad una multa di 1.000 euro.
Proprio nei giorni scorsi il Questore di Savona ha applicato il Decreto Caivano emettendo nei confronti di un quarantaquattrenne residente nel modenese, tratto in arresto per i delitti di rapina e lesioni personali ai danni di una donna anziana, il Foglio di Via Obbligatorio con divieto di far ritorno nel Comune di Savona per la durata massima prevista dalla novella legislativa e, quindi, per quattro anni.
Nell’ultimo anno (settembre 2022 – settembre 2023), sono 32 i Fogli di Via Obbligatorio emessi dal Questore di Savona, quindi, si evidenzia un valore in crescita rispetto al periodo precedente pari al 30%.
<<Il primo foglio di via dell’anno 2023, invece, è stato adottato nei confronti di un trentacinquenne già segnalato per reati in materia di sostanze stupefacenti – spiegano dalla Questura -. A seguire, un ventenne della provincia di Cuneo è stato colpito dalla misura di prevenzione per aver minacciato la sua compagna, coetanea, con una pistola scacciacani.
Nel mese di marzo, destinatario della predetta misura è stato un ventenne a seguito dell’arresto in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio in danno di un minorenne, commesso nel Comune di Albissola Marina>>.
Alcuni responsabili di reati contro il patrimonio hanno “ottenuto” il Fvo: 4 per furti avvenuti in esercizi commerciali e all’interno della stazione ferroviaria, 2 a seguito di una tentata rapina ai danni di una coppia di anziani e, infine, 2 per insolvenza fraudolenta.
Degno di menzione è il Foglio di Via Obbligatorio emesso nei confronti di un napoletano, arrestato per stalking.
Nel periodo estivo sono stati presi diversi provvedimenti.
Infatti, ad inizio estate, il Questore ha emesso la misura di prevenzione nei confronti di quattro giovani genovesi, poco più che ventenni, per aver partecipato ad una rissa in concorso con altri, tra cui una minorenne. Nei loro confronti è scattato altresì con il divieto di far ritorno nel comune di Savona per un periodo di due anni.
Stessa sorte per altre quattro persone (di cui tre residenti in Lombardia e uno in Friuli-Venezia Giulia), protagoniste di una rissa nella spiaggia libera adiacente al piazzale Eroe dei due Mondi, nei confronti del quale il Questore ha emesso altrettanti provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio e di divieto di ritorno nel Comune di Savona, per un periodo da uno a tre anni.
Anche la Riviera di ponente non è stata da meno, dove, nel solo periodo estivo sono stati emessi 3 provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio dai comuni di Albenga e Pietra Ligure con divieto di farvi ritorno per un periodo di 3 anni per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
<<Le misure di prevenzione – afferma il Questore di Savona Alessandra Simone (nella foto) – rappresentano una risorsa fondamentale per sicurezza sociale perché consentono di monitorare i soggetti con una spiccata pericolosità sociale impedendo loro di reiterare le condotte pericolose prima che queste assumano una valenza penale e, così, garantire maggiore sicurezza ai cittadini>>.
G. D.