Ultime attività dei carabinieri in Val Bormida e Valle Erro
La Compagnia di Cairo Montenotte nel lungo e bollente ponte di Ferragosto ha intensificato i controlli del territorio
Val Bormida e Valle Erro
– Giornate pesanti per le stazioni carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte cui fanno parte, oltre a quelle della Val Bormida anche le stazioni di Pontinvrea, Sassello e Urbe che in questi periodi vacanzieri crescono notevolmente in termine di presenze.
L’Arma nell’attività di vigilanza in Val Bormida e Valle Erro ha impiegato 109 pattuglie, impegnate in oltre 300 controlli complessivi, nel corso dei quali sono state identificate 398 persone, di cui 185 risultate già note alle Forze di polizia per precedenti vari.
Inoltre, sono stati controllati 285 veicoli e 312 documenti, contestate 26 contravvenzioni al Codice della Strada, con contestuale ritiro di 7 patenti, 4 per guida in stato di ebbrezza alcoolica e 3 per sorpassi su tratti di strada pericolosa; 6 le contravvenzioni per l’uso del telefono cellulare durante la guida e 4 per il mancato impiego delle cinture di sicurezza.
Tra i controlli per l’identificazione delle persone è stato rintracciato un cittadino extra-Schengen rientrato in Italia prima del periodo minimo di espulsione che, dopo l’udienza direttissima svolta presso il Tribunale di Savona, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione per il residuo della pena di nove mesi di reclusione.
Anche un altro cittadino extra-Schengen, trovato in stato confusionale dovuto all’abuso di sostanze alcooliche, dopo aver minacciato i propri figli con un coltello da cucina, è invece finito in coma etilico all’ospedale di Savona e, al suo risveglio, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di minacce aggravate.
È stato invece applicato il Dapo (divieto di avvicinamento alla parte offesa) dal Gip del Tribunale di Savona ad un cittadino italiano. L’uomo aveva maltrattato e procurato lesioni sia alla propria convivente che all’ex compagno della stessa.
I procedimenti sono attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti che verranno adottati non implicano la responsabilità dell’indagato non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.
G. D.