Controlli nel Ponente, sorpreso a cedere eroina presso l’area T1 Ceriale

Controlli nel Ponente, sorpreso a cedere eroina presso l’area T1 Ceriale
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Denunciato in stato di libertà un magrebino 42enne, pregiudicato, irregolare e senza fissa dimora

L’area della T1 di Ceriale è una struttura in una pessima situazione di degrado e abbandono, spesso rifugio di sbandati e spacciatori; infatti, numerosi sono i controlli dei carabinieri svolti negli ultimi mesi, anche con l’aiuto delle unità cinofile, che hanno contrastato il peggioramento di questi fenomeni.

Proprio nella tarda serata di ieri, nell’ambito dei servizi antidroga e di controllo delle aree degradate, i carabinieri della stazione di Ceriale hanno denunciato in stato di libertà un magrebino 42enne, pregiudicato, irregolare e senza fissa dimora, bloccato mentre cedeva, nei pressi dell’area T1, una dose di eroina ad un 38enne italiano.

I militari si sono insospettiti dalla presenza di un potenziale acquirente, notato attendere qualcuno con fare impaziente in via Orti del Largo. Ai carabinieri è bastato attendere solo qualche minuto per rendersi conto di quanto stava accadendo, dopo uno scambio di messaggi con il telefono cellulare, l’uomo veniva avvicinato da un soggetto magrebino noto agli investigatori per i suoi precedenti in materia di stupefacenti e numerosi altri anche per reati contro il patrimonio. Appena incontratisi, dopo essersi guardato attorno con attenzione, lo straniero con un rapido “scambio di mano” passava qualcosa all’altro soggetto che in cambio gli dava alcune banconote.

L’intervento dei militari coglieva i due nella flagranza del reato. Vistosi scoperto l’acquirente consegnava immediatamente la dose di eroina appena acquistata. Nelle tasche del magrebino invece, oltre ad un centinaio di euro probabile frutto dello spaccio di quella sera, è stato trovato un coltello serramanico e tutto il necessario per il confezionamento dello stupefacente compreso un bilancino elettronico di precisione.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’ Autorità Giudiziaria.