Sequestrate zanne di elefante illecitamente detenute ad Alassio

Sequestrate zanne di elefante illecitamente detenute ad Alassio
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Donate al museo civico di Storia Naturale “G. Doria” di Genova

Oggi i carabinieri della Compagnia di Alassio hanno consegnato al Museo Civico di Storia Naturale G. Doria di Genova una coppia di zanne d’avorio di elefante – 167cm e 180 cm – che sono state scoperte e poste sotto sequestro nel luglio dello scorso anno e che, a partire da oggi, saranno custodite nei laboratori del museo, all’interno dell’area studio dedicata.

Il ritrovamento era avvenuto durante l’esecuzione di un provvedimento di liberazione di un immobile in Alassio, disposto dal Tribunale di Savona, dove i militari hanno notato le zanne appese sulla parete del soggiorno.

La mancava di documentazione attestante provenienza e legittima detenzione delle zanne, o se si trattassero di semplici riproduzioni, visto anche il valore approssimativo di circa 100.000 euro, ha portato la denuncia del proprietario all’Autorità giudiziaria di Savona.

Nel frattempo, le zanne sono state sottoposte a perizia tecnica da parte di personale del Nucleo Cites del Gruppo carabinieri Forestale di Imperia, i quali, dopo averne accertato l’autenticità hanno effettuato dei complessi test genetici per risalire alla specie di appartenenza, identificandola con maggiore probabilità “Loxodonta africana”, a rischio estinzione.

Già in passato i carabinieri della Compagnia di Alassio si sono resi protagonisti di importanti rinvenimenti, come la più famosa operazione denominata Nemo nell’anno 2013, dove unitamente al Nucleo subacquei sono stati individuati sette siti archeologici sottomarini sconosciuti.

Una scoperta utile per lo studio e la ricerca storico-scientifica dei traffici marittimi del mediterraneo in epoca romana, medievale e post-medievale ed il contestuale rinvenimento e consegna al Museo del Mare di Imperia di 117 reperti storici.

 

G. D.