Savona, 12 Daspo urbano e 21 Foglio di via gli strumenti contro la criminalità
Strategia per il contrasto della delittuosità in provincia di Savona
Fin dall’inizio del suo mandato la parola d’ordine è stata prevenzione, che per il Questore di Savona Alessandra Simone è stata centrata in particolare al fenomeno della criminalità diffusa, allo spaccio di stupefacenti, ai reati predatori, alla sicurezza dei giovanissimi, al fine di garantire a tutti i cittadini la massima sicurezza in città, nei luoghi di aggregazione e nelle località a maggiore vocazione turistica.
Prevenzione attiva nei primi otto mesi dell’anno ha portato ad utilizzare in ogni circostanza possibile la misura di prevenzione del divieto di accesso alle aree urbane, introdotta nel 2017, ossia il cosiddetto “Daspo Willy”, dal nome del giovane di Colleferro (FR) ucciso nel settembre 2020.
Nel 2022 sono stati adottati 12 Daspo urbano, ai quali si affiancano ulteriori 21 Foglio di Via Obbligatori con Divieto di Ritorno nel Comune della Provincia di Savona dove si è manifestata la pericolosità del destinatario.
Quest’ultima misura risulta, invero, maggiormente afflittiva in quanto non consente al soggetto di ritornare nella località ove ha commesso un reato per un periodo compreso tra uno e tre anni, mentre il Daspo urbano impedisce l’accesso, per ragioni di sicurezza, agli stessi locali ove è avvenuto il fatto o a esercizi analoghi, specificamente indicati nel provvedimento di prevenzione del Questore, così come lo stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.
In pratica si provvede a tracciare una zona del Comune nella quale sarà interdetto l’accesso al destinatario del provvedimento. Questa misura di prevenzione personale, pertanto, viene adottato nel caso in cui il destinatario sia residente nel Comune ove sono avvenuti i fatti, se, invece, risulta residente altrove il Questore dispone del “rimpatrio” nel comune di residenza e il divieto di fare ritorno nel Comune della Provincia di Savona da cui è stato allontanato nel termine sopra indicato.
Misure che sono state adottate in caso di denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti all’interno o nelle immediate vicinanze di scuole, università, locali pubblici o aperti al pubblico, o, altrimenti, nei confronti di persone denunciate per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in questi locali o, più in generale, per reati non colposi contro la persona o contro il patrimonio.
Proprio questi provvedimenti di prevenzione sono stati adottati dal Questore di Savona come risposta alle risse e ad altri gravi reati avvenuti tra gennaio e febbraio 2022 nella zona della Darsena, sede della movida savonese, in particolare in via Al Molo e in via Baglietto, specie in corrispondenza delle serate dei fine settimana. Nelle circostanze sono stati adottati 6 daspo urbani e 2 Fogli di Via Obbligatori con divieto di ritorno nel Comune di Savona, poiché gli indagati erano residenti in altri comuni.
Spesso la Darsena è stata anche teatro di episodi di danneggiamento, imbrattamento, di vendita e consumo di sostanze stupefacenti che hanno reso necessario lo svolgimento di specifici servizi di controllo del territorio e di polizia giudiziaria. Tali episodi hanno anche costituito oggetto di esposti da parte dei cittadini residenti e dei commercianti della zona a cui la Polizia di Stato ha fornito una pronta risposta anche con l’efficace strumento delle misure di prevenzione.
Tra i 12 provvedimenti di Daspo urbano adottati nel corso dell’anno, tre sono stato emessi a carico di noti pregiudicati per reati in materia di sostanze stupefacenti, deferiti all’Autorità Giudiziaria da personale della Squadra Mobile, soggetti che utilizzavano alcuni bar di Savona per incontrare i propri acquirenti e finalizzare la vendita dello stupefacente. Con tali provvedimenti, veniva loro vietato sia l’accesso sia lo stazionamento nei pressi dei già menzionati pubblici esercizi, sia l’accesso a zone ben delimitate intorno ai locali pubblici in questione.
Inoltre, a seguito di un episodio che ha visto protagonista un uomo, il quale metteva a repentaglio la libera e tranquilla circolazione delle persone occupando la centrale piazza Sisto IV di Savona, impedendo, in tal modo, la libera fruizione del luogo, soggetto che per questo motivo veniva sanzionato in via amministrativa da personale della Polizia Locale di Savona, veniva emesso un provvedimento di cd Daspo urbano con divieto di accedere alla piazza e di stazionare nelle immediate vicinanze, per la durata di dodici mesi.
Due Daspo Urbani sono scattati a Cairo Montenotte dopo un’aggressione all’interno di un locale, in danno del proprietario e di un avventore, riportando lesioni in conseguenza dei fatti.
Nel novero dei provvedimenti di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per il Comune di Savona, particolare rilievo assume quello emesso a carico di una donna, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, commessi per lo più ai danni di persone anziane, provvedimento emesso a seguito del deferimento all’Autorità Giudiziaria effettuato da personale della locale Squadra Mobile in relazione al reato di furto in abitazione aggravato commesso in Savona nel mese di febbraio.
Degno di menzione è anche il provvedimento di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per il Comune di Albissola Marina emesso a carico di un giovane, segnalato all’Autorità Giudiziaria da personale della Stazione Carabinieri di Vado Ligure (SV) per i reati di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità, commessi durante una lite scoppiata nel mese di giugno tra giovani all’interno di una nota discoteca di Albissola Marina; lo stesso giovane era già stato colpito da analogo provvedimento, con divieto di ritorno nel Comune di Savona, nel maggio di quest’anno, per fatti avvenuti all’interno della darsena.
Un altro giovane, in villeggiatura estiva nel comune di Albisola Superiore, autore del reato di spendita di banconote false per cui veniva tratto in arresto da personale della Compagnia Carabinieri di Savona, veniva munito di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per il Comune di Albisola Superiore.
Anche la riviera di ponente è stata oggetto di cinque provvedimenti di foglio di via obbligatorio dal Comune di Alassio, di cui due a seguito di deferimento in stato di libertà, al termine di un servizio effettuato da personale del Commissariato di P.S. di Alassio, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, in un caso, commesso all’interno di una nota discoteca della zona. Gli altri tre provvedimenti sono stati emessi a seguito di arresti effettuati da personale del Commissariato di P.S. nelle vie del centro di Alassio in relazione ai reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e reati contro il patrimonio.
Stessa misura di prevenzione, come strumento di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, è stata adottata nel Comuni di Laigueglia, mentre in relazione alla commissione di reati contro il patrimonio, quali furto aggravato e ricettazione, tali provvedimenti sono stati emessi per allontanare l’autore del reato dai Comuni di Pietra Ligure, Loano e Borgio Verezzi.
Ancora a Cairo Montenotte, anche grazie all’attività di proficua collaborazione intrapresa da tempo con i presidi dei Carabinieri presenti nella zona dell’entroterra savonese, sono stati emessi altri due provvedimenti di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno, a seguito di deferimento all’Autorità Giudiziaria per oltraggio a Pubblico Ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e per ubriachezza.
G. D.