Decine di lavoratori in nero scoperti dalla Finanza di Savona

Decine di lavoratori in nero scoperti dalla Finanza di Savona
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Tutti impiegati in attività turistico-ricettive e di intrattenimento

In queste settimane di agosto le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Savona hanno intensificato i controlli sul territorio, intervenendo in diversi locali notturni della Riviera, in alcuni casi con la collaborazione di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Savona, al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di lavoro.

In tre noti locali da ballo della Riviera savonese, nei comuni di Varazze, Alassio e Albenga, hanno individuato 37 lavoratori in nero/irregolari, intenti a lavorare dietro il bancone del bar, a servire ai tavoli, ovvero impiegati come parcheggiatori e addetti alla sicurezza, tutti di età compresa tra i 17 ed i 55 anni, sia italiani che stranieri.

Addirittura, durante una verifica due “ragazze immagine” si sono nascoste nei bagni della discoteca, dove si sono cambiate di abito per confondersi tra gli avventori. Le due giovani sono state comunque identificate dai militari, risultate essere straniere e non parlare la lingua italiana.

A Borghetto S. Spirito in un esercizio commerciale che somministra street food, sono stati inoltre individuati 7 lavoratori in nero, di cui 5 extracomunitari e 2 minorenni italiani.

Tutti i lavoratori sono risultati completamente sconosciuti agli Enti previdenziali ed assistenziali e la loro opera non sarebbe stata riconosciuta ai medesimi ai fini pensionistici. Non essendo regolarmente assunti, non erano coperti ai fini assicurativi, in caso di infortunio sul luogo di lavoro. Ai quattro datori di lavoro che impiegavano la manodopera irregolare sarà irrogata la c.d. “maxisanzione” prevista dalla normativa in materia.

Complessivamente, nel corso del corrente periodo estivo, le Fiamme Gialle savonesi hanno individuato 60 lavoratori in nero/irregolari e sanzionato 11 datori di lavoro, operanti nel settore turistico-ricettivo, che li avevano assunti senza provvedere a regolarizzare la loro posizione previdenziale ed assistenziale.

Continuano gli accertamenti finalizzati a verificare la percezione di eventuali sussidi pubblici (quali reddito di cittadinanza o altre forme di assistenza) da parte dei lavoratori irregolari.

 

G. D.