Imprenditore del marmo arrestato dalla Finanza di Savona, bancarotta fraudolenta
Ha gestito quattro società, di cui due fallite, tramite di prestanomi, tra cui la convivente
I Finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore attivo nel ponente ligure con società dedite alla lavorazione dei marmi.
La firma sul provvedimento è del Gip presso il Tribunale di Savona su richiesta della locale Procura della Repubblica, sulla base degli elementi probatori raccolti dalla Compagnia di Albenga.
L’indagato ha gestito quattro società, di cui due fallite, principalmente per il tramite di prestanomi, tra cui figurava anche la convivente, sottoposta ad indagini per i medesimi reati.
Pare che l’uomo abbia effettuato operazioni tese ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa di una somma provento di truffa, pari a 305.000 euro, impiegava una parte del denaro, pari a 152.650 euro, in due delle società allo stesso riconducibili.
Il fallimento di una delle imprese amministrate dall’arrestato consentiva anche l’accertamento della fraudolenta distrazione di ingenti liquidità, pari ad oltre 220.000 euro, non giustificata contabilmente.
L’imprenditore, già condannato per reati contro il patrimonio e precedentemente inabilitato per dieci anni dall’esercizio di un’impresa commerciale, è stato condotto presso la propria abitazione in stato di arresto.
È in corso il sequestro delle somme profitto di reato nella disponibilità degli indagati.
<<Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati – spiegano dal Comando di Savona -, non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla responsabilità delle persone sottoposte ad indagini>>.
G. D.
