Sequestro pellet di ieri, Coldiretti: serve trasparenza nella filiera legno
“Bene maxi sequestro della Guardia di Finanza di pellet contraffatto”
La Coldiretti è voluta intervenire sul maxi-sequestro di pellet avvenuto ieri in tutta Italia, Liguria compresa, che ha portato alla denuncia di 52 persone.
La realtà silvicola è una delle realtà preminenti della Liguria, regione che ha un patrimonio boschivo di più di 390.000 ettari, uno tra i più importanti e grandi d’Italia, pari al 74% della superficie totale. Solo nella provincia di Savona si registra oltre il 70% di superficie boschiva che potrebbe dare un enorme contributo alla transizione energetica valorizzando, peraltro, una filiera a Km0.
<<È necessario pretendere trasparenza lungo la filiera del legno e valorizzare il vero Made in Italy ancor più in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo con il conflitto ucraino che genera forti rincari sui costi dell’energia – sostengono Marcello Grenna presidente Coldiretti Savona e Antonio Ciotta presidente provinciale -.
Ben vengano, quindi, i controlli volti a smascherare le aziende che commercializzano pellet contraffatto, falsificando marchi a discapito della qualità e dell’ambiente.
In una situazione così critica è essenziale trovare soluzioni per aumentare l’approvvigionamento interno di energia riducendo la dipendenza dalle importazioni: a questo scopo è essenziale puntare su fonti di energia alternative e sostenibili come può essere la filiera del legno. La guerra ha messo sotto gli occhi di tutti la necessità di aumentare le risorse energetiche interne.
Puntare su fonti alternative come la filiera del legno, naturale e rinnovabile – concludono Grenna e Ciotta -, garantirebbe maggiore sicurezza nell’approvvigionamento portando nello stesso tempo al vantaggio di uno sfruttamento responsabile e sostenibile del bosco con salvaguardia essenziale del territorio>>.
G. D.