Sassello, 19 giugno il ritorno dell’Infiorata del Corpus Domini
Antica tradizione che unisce il sacro al folclore
Sassello è ricco di diverse tradizioni che vengono mantenute in vita grazie alle storiche confraternite e alla popolazione a cui fantasia e arte non difetta, domenica 19 giugno dopo due anni di sospensione si rinnova.
Tra queste la processione del Corpus Domini, cui fa da cornice l’infrascata dei muri delle vie e delle piazze attraversate dalla processione e soprattutto la suggestiva Infiorata, fatta con petali di fiori, felci, foglie d’acacia (e quant’altro!) a creare sulla pavimentazione motivi simbolici, talora veri quadri di soggetto sacri.
La sua principale caratteristica è quella di essere allestita spontaneamente dalla popolazione con una partecipazione corale e solidale anche verso aree meno abitate e popolose. Infatti, non è raro vedere gli “artisti” spostarsi dai luoghi a cui sono più legati (abitazione, negozio, parenti), verso quelle vie che potrebbero restare senza disegni.
A questo proposito ricordo una lettera ricevuta dal bimestrale locale La Voce del Sassello, dove alcuni “abitanti di via dei Perrando si sentivano soli e inadeguati”, ebbene, tutti i sassellesi si impegnarono per addobbare anche quella via, ricevendo poi i ringraziamenti di coloro che chiesero questa partecipazione.
Addirittura, un anno il maltempo ci si mise di mezzo, ma non riuscì ad interrompere la tradizione e l’Infiorata venne disegnata all’interno della Chiesa della SS. Trinità.
La buona riuscita dell’Infiorata dipende anche dalla data del Corpus Domini e quindi dalla raccolta dei fiori; infatti, spesso i raccoglitori si spostano verso la Riviera dove le fioriture sono più avanti.
C’è da chiedersi se sia più spettacolare seguire la composizione dell’Infiorata o goderne il passaggio (rigorosamente di lato!) poco prima che la processione sfiori o calpesti i disegni, anche se lo fa con rispettosa moderazione. Personalmente vado per la prima.
Resto invece perplesso di fronte al passaggio di biciclette, cani al guinzaglio e passeggini vari, un po’ di rispetto verso i volontari che si fanno un mazzo tanto sarebbe gradito.
Infine, va apprezzata la gestione dell’Infiorata che mai è caduta nella competizione tra “artisti”… nessun premio… nessuna classifica… chiunque può dare una mano anche con una vaschetta di fiori o un innaffiatoio che “fermi” i petali.
Domenica 19 giugno ritorna dopo due anni di stop causa pandemia, la tradizione continua in questo affresco profumato lungo vie e piazzette del paese.
G. D.