Savona la Questura chiude due ristoranti in casa, home restaurant

Savona la Questura chiude due ristoranti in casa, home restaurant
Spread the love

L’home restaurant è la tendenza del momento ma ha delle precise regole

La Polizia Amministrativa della Questura di Savona, sempre a tutela dei consumatori, nei giorni scorsi ha effettuato dei controlli presso tre Home restaurant della città che pubblicizzavano serate gastronomiche sui social network, al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni previste.

Uno solo dei tre è risultato in regola, mentre negli altri due è stato accertato lo svolgimento di attività di ristorazione in assenza delle licenze previste dalla specifica normativa vigente, avendo omesso la presentazione delle Scia al Comune e privi dei sistemi di pagamento elettronico quali il Pos.

Per entrambe le strutture è stata disposta la cessazione dell’attività e la segnalazione all’Asl e all’Agenzia delle Entrate per le ulteriori sanzioni.

L’ home restaurant è un ristorante in casa, un nuovo modello di ristorazione in cui una persona decide di trasformare la propria casa in un ristorante e servire il pranzo o la cena a clienti, al di fuori della famiglia e degli amici, dietro pagamento di un compenso.

Arrivati in Italia da pochi anni, hanno già preso piede diffondendosi con successo, proponendosi come alternativa alla ristorazione tradizionale.

Sicuramente molto trendy e con prezzi decisamente concorrenziali rispetto ai soliti ristoranti, ma bisogna fare attenzione a cosa prevede la legge, soprattutto a tutela del consumatore.

La materia è disciplinata in Liguria dalla legge regionale 1/2007, che prescrive al padrone di casa, oltre al rispetto delle norme igienico sanitarie e di sicurezza alimentare, i seguenti tre limiti:

  • Massimo quindici ospiti ad evento.
  • Massimo dodici eventi all’anno.
  • Pagamento esclusivamente in forma elettronica o tramite bonifico bancario.

<<Chi intende avviare un’attività di home restaurant – spiegano dalla Questura di Savona -, deve, preliminarmente, presentare una segnalazione di inizio attività al Comune, dichiarando contestualmente il possesso dei requisiti professionale e morali, ed inviare comunicazione di ogni evento tramite Pec al fine di consentire al Comune la verifica del rispetto del limite annuo degli eventi.

 

G. D.