Tpl Linea Savona non ci sta al previsto sciopero di lunedì
“Nuovo sciopero dannoso e senza motivazioni”. Intervento dell’azienda sulla protesta prevista per il prossimo 19 luglio della durata di 24 ore
Dal rinnovo del parco mezzi aziendale, al potenziamento della manutenzione e dell’officina, passando per una riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse e una serie di investimenti in diversi settori, fino alla progettualità futura sulla mobilità sostenibile: questi gli aspetti e le tematiche di confronto che mette sul piatto Tpl Linea Savona verso lo sciopero.
La presa di posizione da parte di Tpl Linea in vista del nuovo sciopero del trasporto pubblico locale nel savonese proclamato per la giornata di lunedì 19 luglio, è forte e chiaro.
<<L’azienda di trasporto – affermano dalla direzione – vuole evidenziare l’impegno messo in campo rispetto alle richieste e alle rivendicazioni sindacali già oggetto di uno sciopero e di precedenti incontri e trattative.
Parco mezzi – Nell’ultimo biennio sono entrati in servizio ben 17 nuovi mezzi e si conta entro la fine del 2021 e l’inizio del 2022 di immettere ulteriori 6 autobus. Inoltre, è in corso la procedura per l’acquisto di ulteriori tre mezzi.
Manutenzioni – Si è poi messo in atto nel corso del 2020 un’azione manutentiva mirata che ha cercato di ridurre il numero dei fermi macchina, continuando ad investire in manutenzione anche nel periodo pandemico. Si è passati da circa 25/30 automezzi fermi al mese ai 15 di oggi. Inoltre è diminuita la durata dei fermi per guasto, passando da 75 giorni di media a circa 40 giorni. Infine l’impegno di spesa non è mai venuto meno: Tpl Linea investe in manutenzione ogni anno cifre fra gli 1,6 e gli 1,8 milioni di euro e nel 2020 è significativo notare che si sia arrivati quasi a 1,9 milioni di euro.
Organico officina – La scelta aziendale è stata quella di non depotenziare potenziare l’organico di un settore strategico come l’officina. Ad oggi l’organico del settore aziendale si compone di 21 unità per il reparto meccanico, otto per le carrozzerie e 10 per il settore del lavaggio.
Riorganizzazione risorse – L’azienda ha inoltre riorganizzato i turni degli addetti al lavaggio e ai depositi, nonché la rotazione dei mezzi per rendere più efficienti le operazioni di pulizia e di sanificazione degli autobus attraverso una migliore distribuzione dei tempi di lavorazione. Tpl Linea ha inoltre consolidato la nuova figura del responsabile che coordina le tre officine aziendali, ottenendo favorevoli risultati sia nella omogeneizzazione delle lavorazioni, sia nella maggiore sussidiarietà e collaborazione tra le diverse realtà, ottenendo un maggior numero di mezzi idonei da impiegare prontamente in servizio. Sempre nell’ottica di prevenire alcune criticità riscontrate, in passato, nella gestione degli pneumatici, Tpl Linea ha deciso di incaricare una specifica figura professionale per monitorare in continuazione la stessa attività manutentiva.
Ulteriori investimenti:
- Nuove linee per l’adduzione di olii in officina, sia per migliorare la salute e la sicurezza che la compatibilità ambientale;
- Infrastrutture di sicurezza antincendio per lo stoccaggio degli olii;
- Gestione via applicativi informatici dell’erogazione del gasolio nei punti di rifornimento interni ed esterni;
- Sono stati affidati i lavori per la sostituzione di tutti gli impianti di lavaggio automatici presenti nei siti aziendali ed i lavori inizieranno nei prossimi giorni.
- Sono state messe in opera paratie fisse, regolarmente omologate, che rimarranno in servizio anche in periodo “post Covid” sia sui mezzi piccoli Iveco Daily che sugli Iveco Crossway, con l’obiettivo di assicurare la massima tranquillità al personale di guida.
Futuro
– Tpl Linea ha infatti presentato al Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti domanda di partecipazione ai fondi riservati al “Trasporto Rapido di Massa”. In caso di accoglimento il progetto prevede:
- L’acquisto circa 20 rotabili da 18metri in grado di esercire le nuove linee di trasporto pubblico: si tratta di mezzi ecologici in quanto elettrici ad alta efficienza e capacità.
- Il rifacimento del layout delle linee aziendali afferenti a tale nuovo sistema di trasporto ed il completo rifacimento degli arredi delle fermate interessate.
- La totale ristrutturazione della sede di Savona: nuove officine meccaniche; nuova carrozzeria; nuovi immobili per la gestione del servizio; nuove aree per la sosta dei mezzi; nuove aree per il lavaggio; nuove aree per la gestione dei servizi a corredo.
<<Alla luce di questi dati e di questi risultati aziendali non si comprendono le ragioni di questo nuovo sciopero proclamato dai sindacati di categoria – proseguono la presidente Simona Sacone e il direttore generale Giovanni Ferrari Barusso -.
L’impegno di Tpl Linea non si può certo negare, gli interventi e gli investimenti non sono certo mancati, anzi, nonostante le difficoltà dell’emergenza sanitaria abbiamo portato a termine importanti progetti rivolti anche al futuro del trasporto pubblico locale.
Inoltre i temi oggetto dello sciopero sono stati tutti affrontati durante un percorso formale e condiviso nel quale l’azienda ha dimostrato impegno e disponibilità, ma intendiamo precisare come la sicurezza non rientri tra le questioni sollevate e contestate dal sindacato a suffragio dello sciopero.
Tpl Linea è peraltro attiva con numerose iniziative di tutela del personale e degli utenti: non si comprende, quindi, il motivo per cui si associ la sicurezza all’azione di protesta sindacale”.
A prescindere dallo sciopero in atto, grazie anche all’intervento e alla collaborazione di Prefettura di Savona e Questura di Savona, l’azienda è riuscita a ripristinare il servizio di vigilanza esterna sugli autobus anche nelle serate del fine settimana, incrementando, quindi, la supervisione e la vigilanza del personale e dell’utenza nei momenti di maggiore criticità”.
Crediamo che in questo momento – concludono i vertici di Tpl Linea -, di ripartenza effettiva, di rilancio e di progressivo ritorno alla normalità, sia fondamentale fidelizzare la nostra utenza e la nostra clientela, non certo di creare disagi con un altro sciopero di 24 ore che danneggia ancora l’azienda di trasporto in una fase ancora complessa, nella quale si devono gestire ancora gli effetti della pandemia>>.
G. D.