Otto latitanti “rientrano” da Santo Domingo, fra essi Teresa Amante condannata per reati nel savonese
L’operazione, in corso da marzo, ha rischiato di saltare per l’arrivo del Covid-19
Otto latitanti sono atterrati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino (Roma) provenienti da Santo Domingo. L’operazione “Open World” compiuta in collaborazione con la polizia della Repubblica Dominica e coordinata in campo internazionale dal Servizio cooperazione internazionale di Polizia (Scip) e coordinate sul posto dall’esperto per la sicurezza della Direzione centrale per i servizi antidroga operativo nella Repubblica dominicana, si è conclusa stamattina dopo il blocco stabilito dal protocollo per il rientro dall’estero durante l’emergenza coronavirus.
I latitanti, sette uomini e una donna, hanno alle spalle storie criminali diverse, reati per associazione mafiosa, truffa agli anziani, bancarotta fraudolenta, traffico internazionale di droga e altri reati finanziari, ma uniti tutti dall’essere scappati nel paese dominicano con la speranza di farla franca.
L’unica donna è la siciliana Teresa Amante, conosciuta in Liguria per diversi reati e per essere stata condannata a 13 anni. La 57enne ha “operato” oltre che a Genova anche ad Albenga con truffe e furti.
L’operazione di scorta a bordo dell’aereo è anche il primo banco di prova dell’abbinamento delle esigenze operative con le cautele sanitarie. La scorta ha attuato un protocollo di autotutela e di garanzia per l’attraversamento delle frontiere. Il Governo dominicano ha autorizzato l’ingresso con deroga al coprifuoco.
G. D.