Rompe finestrini di due auto e ruba. Cambia il prezzo di un articolo e va a pagare

Rompe finestrini di due auto e ruba. Cambia il prezzo di un articolo e va a pagare
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Denunciati in separate operazioni un giovane 22enne e una donna di 44 anni

Genova piazza della Vittoria

– Verso le 20 di ieri sera, gli agenti delle volanti dell’Upg e Sp hanno denunciato per il reato di furto aggravato un 22enne marocchino, pregiudicato e sottoposto all’obbligo di firma.

Dopo segnalazione al 112 gli agenti sono arrivati in piazza della Vittoria trovando due auto con i finestrini rotti e gli interni trafugati e, poco distante tra i due veicoli, anche un tombino abbandonato a terra, presumibilmente utilizzato per infrangere i cristalli.

Arrivati i proprietari delle due auto, hanno riferito l’ammanco di un profumo di marca, di un caricabatterie e di diversi euro in monete.

Acquisita la descrizione del ladro, allontanatosi verso piazza De Ferrari, gli operatori lo hanno rintracciato pochi minuti dopo in via Garibaldi. Sotto gli abiti nascondeva gli oggetti rubati che sono stati subito riconsegnati ai legittimi proprietari.

Accompagnato in Questura è emerso che era già stato denunciato nel pomeriggio dagli agenti di un’altra pattuglia poiché trovato in possesso di un taglierino con lama estraibile della lunghezza di 14 cm.

Rimane salva la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva.

Genova via Renata Bianchi – Alle 10 di ieri mattina la sala operativa ha inviato le volanti dell’Upgsp presso Leroy Merlin, poiché una donna di 44 anni aveva rimosso l’etichetta da un paralume del valore di 8 euro e l’ha affissa su una lampada a led che ne costava 200, per poi dirigersi alle casse ed effettuare l’acquisto.

Vista mentre compiva l’illecito e, superata la barriera delle casse, una addetta l’ha fermata per un controllo dello scontrino che infatti non risultava regolare.

Gli agenti sono intervenuti, appurando quanto accaduto e denunciandola per truffa; la merce, che non risultava danneggiata, è stata restituita all’esercizio commerciale e la donna portata presso gli Uffici della Questura per gli atti di rito.

Resta salva la presunzione d’innocenza sino a sentenza definitiva.

 

G. D.