Maltrattamenti in famiglia: due arresti a Sestri Ponente e Cornigliano
41enne viola l’allontanamento e 25enne recidivo
Genova maltrattamenti
– Il primo caso è avvenuto nel Ponente del capoluogo dove la Polizia di Stato ha sorpreso un uomo mentre tentava di entrare nella casa famigliare nonostante il divieto e lo ha arresto.
Ieri, poco prima delle 15.30, gli agenti del Commissariato Sestri Ponente hanno arrestato un 41enne marocchino per la violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa famigliare a cui era stato sottoposto lo scorso giugno, dopo che aveva ferito gravemente la moglie con un coltello, durante una violenta lite.
Gli era stata applicata anche la misura aggiuntiva dell’obbligo di firma presso lo stesso Commissariato, prescrizione che ha in più occasioni omesso di assolvere, motivo per cui nell’agosto scorso, era stata sostituita con il divieto di dimora nel Comune di Genova.
Quando ieri è stato visto uscire dall’abitazione della donna il 41enne ha cercato di nascondersi nell’androne delle scale, trovando accesso ad un giardino posto sul retro del palazzo. Qui lo aspettava uno dei due agenti che lo ha prontamente bloccato e tratto in arresto.
Sarà giudicato con rito direttissimo, mentre resta salva la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva.
Il secondo caso è avvenuto sempre ieri pomeriggio dove sul capo dell’arrestato pendono i reati di maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche alla ex fidanzata. Recidivo specifico.
Gli operatori del Commissariato Cornigliano hanno tratto in arresto un 25enne del posto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Genova.
Il giovane, già condannato per lo stesso reato commesso ai danni di un’altra donna, è stato ritenuto nuovamente responsabile di gravi maltrattamenti e di atti persecutori nei confronti della ex fidanzata.
Infatti, durante tutta lo loro relazione e poi anche dopo la cessazione del rapporto ha mantenuto un comportamento violento nei confronti della giovanissima fidanzata, cagionandole un grave stato di ansia e un fondato timore per la propria incolumità, tale da costringerla a modificare le sue abitudini di vita.
La vittima, al culmine di violenze durate più di un anno, ha trovato il coraggio di denunciarlo, recandosi presso gli uffici del Commissariato Cornigliano.
Alla giovane sono state avviate le attività per il supporto psicologico, come da Protocolli con l’Asl.
Per il 25enne si sono aperte le porte del carcere di Marassi.
G. D.