Sequestrato un arsenale nella abitazione di un 52enne, arrestato a Genova
Irregolare tenuta con 10 armi sequestrate, alcune alterate, ribattute o non denunciate
Genova armi
– La Polizia di Stato ha tratto in arresto un 52enne per il reato di alterazione d’arma e detenzione di arma clandestina, denunciandolo altresì per mancata diligenza nella custodia delle armi, porto abusivo di armi, omessa denuncia del cambio di luogo di detenzione e omessa denuncia della detenzione.
Ieri pomeriggio, i poliziotti delle volanti dell’Upg e Sp hanno effettuato un controllo amministrativo nell’abitazione dell’uomo, per accertare eventuali irregolarità in merito alla detenzione di armi da fuoco, dallo stesso denunciate.
Sorpresa nella camera matrimoniale, dove gli agenti hanno rinvenuto complessivamente 10 armi, fra cui 1 carabina di tiro sportivo corredata di ottica, riposta all’interno di un fodero e appoggiata in bella vista ad un muro e 1 fucile a pompa con calcio di riserva, custodito in un sacchetto in nylon, dentro un armadio.
Inoltre, all’interno di un armadio blindato facilmente apribile e di una cassaforte, sono stati rinvenuti: 1 carabina a ripetizione, 1 fucile semi automatico, 1 fucile a ripetizione corredato di 2 canne, 3 pistole semi automatiche corredate di caricatore e colpi, 2 pistole revolver, nonché 101 cartucce a munizione intera, per arma corta.
Da un primo controllo visivo è apparsa evidente la mancata diligenza nella tenuta delle armi essendo la maggior parte di queste nella piena disponibilità di soggetti privi di abilitazione al maneggio, inoltre sono state notate alcune irregolarità. Nello specifico, 4 armi non sono mai state denunciate, 6 sono state denunciate in un luogo diverso da quello in cui sono state trovate ed 1 addirittura non risulta presente negli archivi
Con l’ausilio di un consulente tecnico accreditato è emerso inoltre che 2 armi (una pistola ed un fucile) sono state alterate in maniera artigianale, con il plausibile fine di renderne più agevole il porto, l’uso o l’occultamento, una terza invece presentava evidenti segni di “ribattitura” dei numeri di matricola.
Dopo aver provveduto al ritiro amministrativo del porto d’armi ad uso sportivo e al sequestro di tutto l’arsenale, hanno tradotto il 52enne presso la Casa Circondariale di Genova Marassi.
Fermo restando che rimane salva la presunzione di innocenza e che l’eventuale responsabilità sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile.
G. D.