Arrestate tre persone per altrettanti furti a Genova, in un caso tentativo di corruzione
Tre operazioni della Questura del capoluogo
Ruba due computer a bordo treno. Arrestato in via Gramsci
La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un 38enne per il reato di furto aggravato.
Il furto a bordo treno, è stata diramata dalla sala operativa, il cui autore era stato visto scendere alla stazione Principe, una pattuglia delle volanti dell’Upg e Sp si è recata nei pressi dello scalo. All’altezza di via Gramsci gli agenti hanno notato il 38enne, già conosciuto per reati predatori a bordo treno, camminare a passo spedito con due zaini porta-computer a tracolla.
Sottoposto a perquisizione in Questura e si è appurato che all’interno degli zaini vi erano due computer portatili che risultavano appartenere a due persone che, contattate telefonicamente, dichiaravano di trovarsi sul treno e di aver subito il furto del proprio pc. mentre il convoglio transitava da Genova.
Le immagini di sorveglianza fornite dal Compartimento Polfer hanno confermato il racconto dei due viaggiatori mettendo in luce il sistema del 38 enne: una volta compiuto il furto sui vagoni, l’uomo scende dal treno e tramite il sottopasso di Principe esce alla stazione della metropolitana per dileguarsi in via Gramsci.
Nella mattinata di venerdì è stato sottoposto a giudizio per direttissima. Rimane comunque salva la presunzione di innocenza dell’indagato sino a sentenza definitiva.
Cerca di entrare in un’abitazione. Arrestato in Salita San Gerolamo
La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un 24enne per il reato di tentata violazione di domicilio e resistenza a Pubblico Ufficiale, denunciandolo altresì per furto aggravato.
Alcuni cittadini hanno segnalato alla Centrale Operativa che un soggetto molto agitato, armato di un tubo di ferro rubato da un cantiere sito nei pressi, stava tentando di aprire la porta di un’abitazione colpendola con dei forti colpi e danneggiandola vistosamente.
I poliziotti delle Volanti dell’Upgsp hanno immediatamente raggiunto il luogo e sono riusciti a placare l’uomo nonostante stesse cercando affannosamente una via di fuga.
Il proprietario, recatosi sul posto, ha riferito agli operatori che già nelle giornate precedenti aveva dovuto cambiare la serratura del portoncino dell’abitazione che al momento è disabitata, perché era stato avvisato che persone sconosciute ne avevano preso possesso. Anche in quella circostanza era intervenuta la Polizia e avevano trovato all’interno delle abitazioni alcuni oggetti non di sua proprietà che sono stati sequestrati.
Il 24enne è stato accompagnato in questura dove durante il fotosegnalamento ha aggredito i poliziotti facendo resistenza.
Fermo restando che la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.
Fermato con attrezzi da scasso in auto, tenta di corrompere i poliziotti. Arrestato in piazzale Parenzo
La Polizia di Genova ha arrestato un 55enne per minacce e resistenza a P.U., istigazione alla corruzione e lesioni personali aggravate denunciandolo inoltre per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, porto abusivo di armi, ricettazione, possesso di armi od oggetti atti ad offendere e guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti.
Ieri pomeriggio, durante un normale servizio di controllo del territorio gli agenti dell’Upgsp hanno notato un’auto che transitava in Lungo Bisagno d’Istria con andatura irregolare ed incerta.
Intimato l’alt e fermato il veicolo, il conducente è sceso sindacando sul motivo del controllo. Nel frangente però uno degli operatori ha notato che nel vano porta oggetti tra i due sedili, vi era un attrezzo per il consumo di stupefacenti (tipo bong) e un coltello a serramanico.
Procedendo a perquisizione personale e veicolare gli agenti hanno trovato e sequestrato: un altro coltello, una busta con 29 grimaldelli, 1 calibro per pietre preziose con numero seriale abraso ed 1 pietra verosimilmente preziosa. Nel gavone sopra l’auto vi era inoltre 1 fiocina con 2 arpioni.
Fornendo risposte vaghe e fuorvianti rispetto al materiale rinvenuto, l’uomo è stato invitato a seguire i poliziotti in Questura. Vistosi in difficoltà ha tentato di offrire agli operatori calibro e pietra preziosa se lo avessero lasciato andare e, a risposta negativa, li ha spintonati per cercare di fuggire, ingaggiando una colluttazione.
Al 55enne è stata anche ritirata la patente per aver rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tossicologici.
L’indagato, per il quale vige la presunzione di innocenza sino a sentenza irrevocabile, è stato associato presso le camere di sicurezza della Questura a diposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha disposto il processo per direttissima.
G. D.