Situazione San Martino dopo incendio della notte, trasferiti 63 pazienti
Prioli “In mezza giornata contiamo di tornare operativi al 100%”
San Martino incendio – Dopo l’incendio della notte presso il Policlinico, il direttore generale Marco Prioli stamani ha convocato una riunione presente l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola, i direttori di dipartimento, i direttori dei reparti interessati dall’incendio ed i professionisti delle strutture generalmente impegnate durante le grandi emergenze che coinvolgono il Policlinico, peraltro l’ultima convocazione risaliva al periodo pandemico.
Entrando nei particolari le fiamme sono scoppiate presso un locale tecnico della Rianimazione M3 al 3° piano del Monoblocco lato levante, in cui sono ospitate attrezzature e batterie che garantiscono la fornitura di energia elettrica nel caso vi sia interruzione della stessa.
Pazienti – Dall’M3 lato levante sono stati spostati 23 pazienti, distribuiti sullo stesso piano, nel blocco centrale e in quello di ponente; di questi, 4 pazienti che erano in dimissione, sono stati trasportati nel frattempo presso la Medicina Interna M10 lato levante, al 10° piano del Monoblocco.
Dopo l’incendio, tempestivamente domato grazie alle squadre interne e dei Vigili del Fuoco, presso l’M3 di levante il problema principale è stato il fumo. Il locale interessato dall’incendio è stato posto sotto sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria. Mentre il lato ponente della Rianimazione è rimasto sempre operativo, si stanno bonificando e disinfettando gli ambienti condizionati dall’emergenza.
In Rianimazione M4 al 4° piano del Monoblocco, esattamente sopra rispetto all’M3 lato levante, sono stati trasferiti 9 pazienti presso le sale operatorie del nuovo blocco, nell’area dedicata all’attività programmata, conseguentemente sospesa. Nessun rogo registrato in quest’area, ma solo un forte odore causato dal fumo proveniente dal piano inferiore. Entro la giornata di domani saranno sanificate le sale operatorie ora occupate dai trasferiti. Da venerdì tutta l’operatività delle sale tornerà alla normalità.
Presso la Rianimazione M2, al 2° piano del Monoblocco, esattamente sotto l’M3 lato levante, sono stati trasferiti 10 pazienti nella sala risvegli del blocco operatorio, sempre della chirurgia programmata. Nessun rogo registrato in quest’area, ma solo un forte odore causato dal fumo proveniente dal piano superiore.
Infine, in Rianimazione M5 5° piano del Monoblocco, l’odore acre derivante dal fumo che ha raggiunto il piano, ha spinto la Direzione Sanitaria a trasferire 21 pazienti al vicino padiglione 64. Questi pazienti saranno poi ritrasferiti all’M5 nel pomeriggio, a seguito della bonifica dell’area, attualmente in corso.
Quindi, in totale sono stati trasferiti 63 pazienti e non 42, come comunicato stamani, poiché non erano stati conteggiati i 21 pazienti della Rianimazione M5.
La chirurgia d’urgenza è garantita, mentre sono sospesi gli interventi programmati stamani, in totale 7 sul complessivo degli interventi che saranno effettuati in giornata; nuovi aggiornamenti sul dato nella riunione di task force prevista internamente alle 17.
La continuità elettrica è stata ripristinata e si sta procedendo alla pulizia e alla disinfezione delle rianimazioni M2 ed M4. La Rianimazione M2 sarà disponibile dalle 15, l’M4 dalle 17. Stasera saranno entrambe operative e funzionanti.
<<Il mio ringraziamento va alla direzione generale, a tutti i medici, infermieri e tecnici che, insieme ai Vigili del Fuoco, hanno trascorso una notte molto complessa – ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – garantendo il trasferimento di tutti i pazienti senza che nessuno rimanesse ferito o intossicato a seguito di questo incidente.
Questo dimostra che i sistemi di sicurezza e antincendio hanno funzionato perfettamente, oltre alla generosità e alla preparazione di tutto il personale. Si sta già lavorando per il ripristino dei locali danneggiati. Quanto è accaduto e soprattutto il modo in cui la situazione è stata risolta sono il segno che nella sanità ligure lavorano professionalità di alto livello con una prontezza e capacità di intervento molto molto avanzate>>.
<<Evacuare un reparto è già un problema – aggiunge Gratarola – ma evacuare un reparto di terapia intensiva dove molti pazienti sono dipendenti per loro funzioni vitali dalle macchine è qualcosa di ancora più difficile, tenendo conto di tante variabili, dall’illuminazione all’approvvigionamento energetico: quindi bisogna avere ben chiaro cosa fare e dove andare. Questo è accaduto senza peraltro conseguenze sui pazienti come è accaduto altre volte in casi analoghi. Il mio ringraziamento va dunque a tutti gli uomini e le donne che lavorano all’Ospedale Policlinico San Martino, che hanno dimostrato di essere non solo dei grandi professionisti ma anche di reagire in occasione di incidenti complessi come quello accaduto nella serata di ieri>>.
<<Le scelte prese – ha sottolineato Prioli – stanno garantendo la piena attività anche nell’indisponibilità della parte centrale e di levante della Rianimazione M3. La risposta del Policlinico, come sempre durante le grandi emergenze, è stata straordinaria. La struttura ha risposto da grande squadra, dai reparti vicini alle zone interessate dall’incendio sono accorsi i colleghi dei professionisti impegnati a salvaguardare i pazienti, garantendo la copertura dagli stessi reparti dai quali si sono staccati.
Le indagini in corso ci aiuteranno a capire le cause, per fortuna non sono stati registrati feriti, se non qualche lieve intossicato, subito gestito dal team del Pronto Soccorso. In mezza giornata contiamo di tornare operativi al 100%, grazie di cuore da parte mia ai professionisti del San Martino e ai Vigili del Fuoco>>.
G. D.