Fatture false ai figli ma risultava già fallito, arrestato a Genova
Indagini in corso per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata
Genova reati patrimoniali – La Guardia di Finanza di Chiavari il 13 aprile ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip presso il tribunale di Genova, sulla richiesta del Procuratore della Repubblica Nicola Piacente, nei confronti del titolare di ditta individuale operante nei servizi dell’edilizia residente nel Comune di Cogorno, sottoposto a indagini per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata.
L’inchiesta dei militari della Compagnia della Guardia di finanza di Chiavari ha messo in luce come l’indagato, dichiarato fallito il 3 febbraio 2022 dal Tribunale di Genova, abbia sistematicamente distratto beni della ditta individuale con diverse modalità.
- emettendo numerose fatture fittizie al fine di simulare la vendita della maggior parte dei propri beni strumentali (essenzialmente i ponteggi) alle ditte dei figli, nonché a quelli di una terza persona. Tali condotte oltre ai reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, integravano anche la commissione del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’indagato a seguito della conclusione di una verifica fiscale della Guardia di finanza di Chiavari era stato sottoposto ad indagini per reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, e destinatario di un decreto di sequestro preventivo per 601.289 euro emesso da Tribunale di Genova. La simulata vendita nei propri beni era quindi finalizzata anche a sottrarsi al pagamento delle imposte dirette e indirette emerse nella menzionata verifica fiscale;
- operando, prima e dopo la dichiarazione di fallimento, utilizzando come soggetto fittiziamente interposto una ditta individuale intestata al figlio, peraltro in stato di detenzione dal mese di ottobre 2021, distraendo i ricavi conseguenti a tale attività economica complessivamente pari a 1.162.503 euro.
Nei confronti del medesimo indagato è in corso di esecuzione il decreto di sequestro preventivo sia del profitto del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte pari a 312.370 euro, che dell’intero complesso aziendale fittiziamente intestato al figlio.
Viene fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini.
G. D.