Maxi sequestro di 220 kg di cocaina sulla tratta Genova – Verona
Il furgone segnalato da Genova è stato fermato sulla A4 a Verona
Genova-Verona – Ieri pomeriggio i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia Stradale di Verona hanno sequestrato oltre due quintali di cocaina e hanno tratto in arresto un responsabile.
Durante un quotidiano controllo sul territorio scaligero, i baschi verdi hanno individuato un mezzo commerciale che procedeva a velocità anomala sul tratto veronese dell’autostrada A4. Dal rapido controllo della targa il mezzo risultava già segnalato della Questura di Genova per un possibile utilizzo per traffico di stupefacenti.
Venivano quindi attivati gli agenti della Polstrada di Verona, competenti ai controlli dei mezzi sulla rete autostradale, già presenti sul medesimo tratto dell’autostrada A4 tra i caselli di Verona Est e Sommacampagna, che lo scortavano fuori dal casello autostradale per procedere al controllo unitamente ai finanzieri.
I sospetti venivano premiati dalla perquisizione del furgone: 200 panetti del peso complessivo di quasi 220 Kg, contenenti sostanza bianca risultata, a seguito di esame speditivo narco-test, cocaina di elevato grado di purezza.
L’autista del mezzo, un trentasettenne di origini extracomunitarie, veniva tratto in arresto per il reato di traffico di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, associato presso la Casa Circondariale di Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.
Il Comando precisa che la responsabilità penale dell’uomo sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
Il sequestro, fanno sapere gli inquirenti, risulta essere tra i più ingenti mai effettuati nel territorio scaligero e la sostanza stupefacente avrebbe potuto fruttare sul mercato dello spaccio circa 15 milioni di euro e, in considerazione dell’ingente quantitativo, non si esclude che la droga fosse destinata a un mercato più ampio rispetto a quello scaligero.
La collaborazione tra Forze di polizia aveva già portato nei mesi scorsi i finanzieri veronesi e gli agenti della Polizia stradale ad altri due ingentissimi sequestri per circa mezza tonnellata della medesima sostanza.
Si conferma quindi la centralità dello snodo viario scaligero per i traffici illeciti, e come resti sempre alta l’attenzione e continuo l’impegno delle Forze di Polizia per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e smantellare i contesti criminali che traggono enormi profitti, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.
G. D.