Gestiva prostitute e minacciava i clienti, arrestati figlia e padre a Genova

Se le ragazze cercavano di uscire dal giro venivano organizzate spedizioni punitive contro di loro
Genova
– Lei, giovane e scaltra, con il padre, pluripregiudicato, dal ruolo ancora oscuro, e un’orbita di belle ragazze, giovani e desiderabili dalla clientela, poi i clienti, di cui ai più facoltosi venivano estorte grosse somme di denaro altrimenti avrebbero svelato il vizietto alle mogli e famiglie; insomma, un giro di prostituzione nel capoluogo ligure che ha portato all’arresto di figlia e padre.
Alcune settimane fa, la Squadra Mobile ha terminato l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, arrestando una donna italiana per i reati di estorsione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione commessi sino alla primavera di quest’anno, arrestato in flagranza di reato il padre poiché in possesso, in concorso con la figlia, di un’arma comune da sparo.
L’arrestata, nonostante la giovane età, gestiva diverse ragazze, sue coetanee e di bell’aspetto, organizzando per loro incontri a sfondo sessuale e pattuendo i relativi compensi.
Una gestione che prevedeva il controllo totale sulle ragazze, dall’imporre i clienti fino a reagire con violenza – organizzando spedizioni punitive con l’aiuto di un’altra donna, pluripregiudicata, denunciata a piede libero – nel caso in cui una di esse avesse deciso di allontanarsi da quel mondo o avesse maturato l’idea di mettersi in proprio.
Inoltre, al fine di incrementare i guadagni, estorceva ai clienti più facoltosi ingenti somme di denaro minacciandoli di ledere la loro reputazione e privacy.
L’indagata intimoriva le ragazze ventilando la disponibilità di un’arma, che materialmente deteneva il padre pluripregiudicato, arma che salto fuori da una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo e che per questo veniva arrestato.
Salva la presunzione di innocenza delle persone denunciate.
G. D.