Tassi usurai anche del 500%, un arresto a Genova
I Finanzieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari
L’inchiesta, nell’ambito di una complessa attività di polizia giudiziaria, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Genova, eseguite dai militari della Compagnia di Chiavari, hanno permesso di ricostruire l’intero rapporto usuraio ai danni di un imprenditore genovese titolare di una ditta individuale attiva nel settore dell’intermediazione immobiliare.
L’imprenditore, in evidente difficoltà economica, si rivolgeva in due distinte occasioni all’usuraio, anche egli imprenditore nel settore della ristorazione, al fine di ottenere un prestito complessivamente pari a 10 mila euro restituendone, nell’arco di pochi mesi 16 mila, corrispondendo interessi usurai superiori, in alcuni casi, al 500 per cento di quanto inizialmente ricevuto.
L’accordo prevedeva, a fronte dell’iniziale prestito, la restituzione di una somma di denaro suddivisa in cinque rate settimanali: le prime quattro, corrispondenti agli interessi usurai corrisposti, pari al 50 per cento dell’importo ottenuto a titolo di prestito, e l’ultima costituita dall’intera somma inizialmente prestata.
Il Gip presso il Tribunale di Genova, condividendo le ipotesi investigative della locale Procura, ordinava l’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari disponendo contestualmente il sequestro preventivo di 6 mila euro quale profitto diretto del delitto di usura.
L’operazione si inquadra nella più ampia azione svolta dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’usura che costituisce un’odiosa pratica criminale che tende a ottenere ingenti guadagni sfruttando lo stato di bisogno di soggetti in grave difficoltà.
G. D.