Genova, fatture false per 460 mila euro da associazione sportiva
Quattro sponsor hanno ottenuti risparmi fiscali per 258.962 euro
Durante una verifica fiscale ad un’associazione sportiva dilettantistica (Asd) di Lavagna (Genova), i finanzieri hanno accertato fatture parzialmente false per servizi di sponsorizzazione nei confronti di quattro imprese al fine di consentire a queste l’evasione delle imposte e dell’Iva.
L’ammontare delle fatture è pari a 461.250 euro, con un risparmio per le quattro imprese operanti nel Tigullio di 258.962 euro.
Le attività ispettive, svolte dai militari della dipendente Compagnia di Chiavari, hanno consentito di accertare come l’associazione sportiva avesse emesso fatture per operazioni parzialmente inesistenti, aumentandone l’importo, in relazione a prestazioni di sponsorizzazione rese in favore di diverse imprese del Tigullio.
Le fatture gonfiate permettevano agli sponsor, utilizzatori delle stesse, di dedurre un maggiore imponibile di quello pagato e di detrarre maggiore Iva. L’associazione, potendo vantare su un regime fiscale agevolato che permette il pagamento delle imposte sulla base di una percentuale dei ricavi, una volta incassate le somme, restituiva parte delle stesse alle aziende sponsorizzatrici.
Le uscite finanziarie dell’associazione sportiva venivano giustificate attraverso pagamenti mai avvenuti di compensi/rimborsi spese ad atleti e dirigenti sportivi e grazie a tale modus operandi consentivano all’associazione sportiva che ha emesso i documenti e alle quattro imprese beneficiarie della frode, di ottenere un indebito risparmio di imposte, dirette ed indirette, pari ad 258.962 euro.
Pertanto associazione e sponsor sono stati denunciati per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti alla Procura della Repubblica di Genova, ed inoltre, l’Autorità Giudiziaria ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova l’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, dei beni nella disponibilità dei soggetti sottoposti alle indagini.
L’esecuzione di tale provvedimento ha permesso di sottoporre a sequestro beni mobili e immobili per un valore di 240.163 euro.
G. D.