Genova, blitz nazionale contro associazione segreta NoVax-NoGreenPass

Genova, blitz nazionale contro associazione segreta NoVax-NoGreenPass
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Si ispiravano al film V Vendetta, dai nomi Guerrieri ViVi e operavano su Facebook e Telegram

 

 

Genova – E’ in corso in queste ore una vasta operazione della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale, coordinata dalla Dda della Procura della Repubblica di Genova, tesa ad individuare i vertici e le figure intermedie di un’associazione segreta no vax – no green pass i cui appartenenti operano compiendo attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui.

Finora sono ventiquattro le perquisizioni eseguite dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Liguria con i Compartimenti di Milano, Torino, Bari, Roma, Firenze, Venezia, Trieste, Palermo e Catania, nonché delle Digos delle citate città.

L’indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e a un medico infettivologo, criticati per le loro posizioni a favore della vaccinazione.

I reati ipotizzati allo stato sono costituzione e partecipazione ad associazione segreta e istigazione all’interruzione di pubblico servizio.

Propaganda e proselitismo avvenivano su Facebook con il reclutamento degli affiliati, che prendevano il nome di Guerrieri ViVi e ciascuno aveva il proprio numero di matricola, anche con l’utilizzo di canali Telegram pubblici, mentre il coordinamento delle azioni su canali Telegram segreti.

Genova Operazione Secret Warriors

Il simbolo dell’organizzazione è formato da una doppia V racchiusa da un cerchio, di colore rosso, probabilmente ispirato al film V per Vendetta.

Gli aspiranti guerrieri dovevano ascoltare una serie di audio, registrati da una voce contraffatta, nei quali si parlava dell’instaurazione di un nuovo ordine mondiale, governato da intelligenze artificiali e si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l’attuale situazione di emergenza. Finito il percorso di formazione l’aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per la realizzazione delle prime operazioni.

Gli appartenenti alla suddetta associazione erano indotti a compiere azioni di vandalismo ai danni di centri vaccinali, ad intralciare e sabotare la campagna di vaccinazione, e a pubblicare in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti.

Particolari programmi di reclutamento erano stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell’ordine.

Sono in corso le indagini volte a identificare altri affiliati e i responsabili degli atti vandalici e degli altri reati commessi dagli aderenti all’associazione.

 

G. D.