Conti di Lavagna. Cassazione rigetta il ricorso dei ndranghetisti, 7 in carcere
La Corte di Cassazione chiude il processo, tre vanno in carcere e quattro ci sono già
Gli imputati accusati di aver creato una ‘ndrangheta locale avevano presentato ricorso alla Cassazione che lo ha rigettato.
Si chiude così il processo sui “Conti di Lavagna”, certificando in sostanza l’esistenza del sodalizio operante nel comune di Lavagna, nella riviera del levante ligure.
Ieri la Squadra Mobile, che aveva svolto le indagini, ha eseguito gli arresti, emessi dalla locale Procura Generale presso la Corte d’Appello, di coloro che ancora si trovavano in libertà:
- REMILLI Alfred condannato alla pena di anni 6 e mesi 6 di reclusione per violazioni in materia di stupefacenti (non risponde di reato associativo, né dell’aggravante del c.d. “metodo mafioso”).
- PALTRINIERI Paolo condannato alla pena di anni 5 e mesi 2 di reclusione, per il reato di usura (non risponde di reato associativo, né dell’aggravante del c.d. “metodo mafioso”).
- CALDERONE Natale condannato alla pena di anni 2 e mesi 10 di reclusione per i reati di cui artt. 110 – art. 2 L. 895/1967, art. 23 L. 110/1975, aggravata dalla circostanza di cui all’art.7 D.L. 152/1991 (ora art. 416 bis1 c.p.) aggravati dal metodo mafioso.
Sono stati invece notificate, nelle carceri fuori regione dove si trovano, le pesanti condanne divenute definitive nei confronti dei capi dell’organizzazione:
- RODÀ Francesco Antonio condannato alla pena di 15 e mesi 6 per il reato di cui all’art. 416bis, e per violazioni in materia di armi, usura, estorsione, e in materia di stupefacenti, detenuto presso il carcere di Voghera.
- NUCERA Paolo condannato alla pena di anni 16 mesi 3 per i reati di cui all’art. 416 bis, comma 1,2,3,3, e per violazioni in materia di armi detenuto presso il carcere di Terni.
- NUCERA Antonio, condannato alla pena di anni 13 e mesi 6 per il reato di cui all’art. 416 bis e per violazioni in materia di armi, per reati ambientali e truffa, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Torino.
- NUCERA Francesco condannato alla pena di anni 7 mesi 7 per i reati di cui agli artt. 416bis per reati in materia di armi, ambientali e truffa aggravata; il provvedimento è stato eseguito presso la Casa Circondariale di Genova Marassi.
G. D.
https://www.redazionenews.it/cronaca/2020/10/29/ndrangheta-in-liguria-usavano-metodi-mafiosi-9-condanne-definitive-per-associazione-di-tipo-mafioso/