Crollo cimitero Camogli avanzano i lavori, recupero 20 bare
Continua a Camogli, l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco per il recupero delle bare cadute in mare dopo il crollo di lunedì scorso 22 febbraio
Il fatto avvenuto il 22 febbraio
Le operazioni vengono condotto in assetto Siacs, si tratta di un sistema di immersione alimentato e controllato dalla superficie, dopo che ieri erano stati individuati i target con l’impiego di un drone subacqueo.
Fino a ieri sono state recuperate una ventina di bare, rispetto alle duecento che il crollo del cimitero di Camogli ha disperso.
Una settimana dove gli uomini dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile hanno continuato a lavorare per mettere in sicurezza la parete e recuperate i feretri.
<<A questi uomini e a queste donne – commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – va il ringraziamento di tutta la Liguria, nel giorno del compleanno del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco: da 82 anni in prima linea per la nostra sicurezza>>.
Nel frattempo il Comune di Camogli, a seguito della chiusura totale della strada, ha collocato una seconda autogru che consentirà di accelerare le operazioni di spostamento dei feretri posizionati sul ciglio della parete franata.
Il sindaco Francesco Olivari ha incontrato la Soprintendenza e i tecnici per individuare nuovi loculi ove ricollocare i feretri successivamente allo spostamento nell’area delimitata dalla Polizia Mortuaria.
Ieri è stato effettuato il sopralluogo dei rocciatori per definire la rimozione in sicurezza delle due cappelle che si trovano in prossimità della falesia oggetto della frana.
<<Saranno stese – spiegano dal Comune – reti metalliche particolarmente resistenti proprio al di sotto delle cappelle stesse per limitare l’eventuale rotolamento di materiale e incrementare anche la sicurezza di chi effettua gli interventi da mare>>.
E proprio quest’ultimo argomento è stato l’oggetto dell’incontro in videoconferenza che Olivari ha avuto nel pomeriggio con Università di Firenze, Università di Genova e Fondazione Cima.
G. D.