Genova femminicidio Clara: preso prima del suicidio confessa

Genova femminicidio Clara: preso prima del suicidio confessa
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L’uomo, dalla mente disturbata, giorni fa aveva già cercato di togliersi la vita

Era quasi un anno che non stavano più insieme, ma il 59enne Renato Scapusi non accettava la fine della storia. Era malato, era anche stato ricoverato al Galliera nel reparto psichiatrico, più volte aveva cercato il suicidio. Sì, un uomo pericoloso, un uomo che poteva far male a sé stesso e agli altri.

Infatti ieri sera si è presentato intorno alle 19, all’orario di chiusura del negozio di via Colombo, in pieno centro, Jolly Calzature Pantofoleria di Clara Ceccarelli, l’ex di 69 anni, e l’ha brutalmente uccisa con decine di coltellate. Vane le sue richieste di aiuto, la morte l’ha colta prima dell’arrivo dei soccorsi.

Il 59enne è stato beccato mentre cercava di suicidarsi

Scapusi, che abita nel quartiere di San Fruttuoso, è fuggito tra le vie del centro di Genova ed ha vagato per la città senza una meta, meditando ancora quel suicidio che da mesi lo tormentava senza riuscirgli. E anche questa volta gli è andata bene: la Polizia di Stato lo ha trovato nella zona del Galliera.

Ora si trova in Questura, autore del folle omicidio di una donna che Genova amava ed a cui mancherà.

La notizia ha sconvolto anche l’assessore regionale Ilaria Cavo: <<La terribile notizia dell’omicidio di Clara Ceccarelli questa sera nel centro di Genova colpisce tutti noi nel profondo.

Un caso di femminicidio che non può che portarci a continuare a tenere alta la nostra attenzione e a continuare a portare avanti il nostro lavoro contro la violenza sulle donne, di qualsiasi natura essa sia: fisica, morale o sociale.

Dalla scuola, alle istituzioni alla cultura bisogna che passi forte e chiaro il messaggio: #nessunascusa. Un messaggio – conclude Cavo – che deve tradursi in una rivoluzione culturale>>.

 

G. D.