Matteo Bassetti: Rischio isolamento per 2/3 mln di italiani, da ridurre

Matteo Bassetti: Rischio isolamento per 2/3 mln di italiani, da ridurre
Spread the love

“Perché tutto questo? Perché se sei positivo devi stare isolato dai 7 ai 10 giorni. Una regola che va cambiata”

Il direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti interviene sulla crescita di casi positivi al Covid che sta raggiungendo numeri importanti, la sua proposta è ridurre i giorni di isolamento altrimenti tra contagiati e ferie l’Italia potrebbe trovarsi a rischio nella gestione dei servizi.

<<Non sarà un lockdown proclamato, ma a metà luglio, quando la fiammata estiva di omicron dovrebbe aver raggiunto la sua acme, una bella fetta d’Italia rischia di essere di nuovo in lockdown – commenta Bassetti -.

Perché in isolamento domiciliare si potrebbero ritrovare 2-3 milioni di italiani se non di più. Che sommati a quelli in ferie rischiano di mandare in tilt servizi essenziali, come quelli finalizzati alla sicurezza, i trasporti, la protezione civile già sotto stress, la stessa sanità, dove in media tra luglio e agosto metà del personale se ne va in vacanza, mettendo fuori uso un letto su tre.

Per non parlare del settore turistico e della ristorazione – prosegue il professore -.

Perché tutto questo? Perché se sei positivo devi stare isolato a casa per legge dai 7 ai 10 giorni. Una regola che va cambiata. Come? Dicendo che è meglio stare a casa quando si hanno i sintomi influenzali e alla scomparsa si esce mettendo la mascherina per evitare di contagiare gli altri.

Questa è l’unica soluzione: offrire al cittadino una possibilità. Coinvolgerlo e non obbligarlo. Diversamente continueremo ad avere positivi di serie A e di serie B. Mi faccio il tampone fai da te e, per non finire in isolamento, non te lo dico. Sono moltissimi purtroppo.

Di fronte a un virus evoluto e così diverso – conclude Matteo Bassetti -, ci vogliono regole nuove e maggiore velocità di reazione da parte delle istituzioni>>.

 

G. D.