Covid-19. Ospedali Galliera e Asl3, via al progetto Geco un supporto psicologico per gli operatori

Covid-19. Ospedali Galliera e Asl3, via al progetto Geco un supporto psicologico per gli operatori
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Gestione emotiva, progetto dedicato ai sanitari del Galliera e di Asl3

Parte il progetto “Geco” (gestione emotiva Covid-19), nato dalla collaborazione tra il Galliera e la Asl3. Un’iniziativa che intende offrire agli operatori sanitari e non solo, un prezioso supporto psicologico a seguito dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.

«E’ facilmente comprensibile – spiegano i responsabili del progetto delle due aziende – come l’emergenza Covid abbia esposto gli operatori sanitari a condizioni organizzative, relazionali, psicologiche e riguardanti la sicurezza che hanno rappresentato e tuttora rappresentano una fonte di particolare distress emotivo. Il timore di contrarre l’infezione e di trasmetterla ai propri familiari, l’essere possibili testimoni di decessi anche tra colleghi e familiari, l’essere separati spesso dalla famiglia, e, infine, la necessità di fornire un maggiore supporto emotivo ai pazienti in isolamento.

A ciò si aggiunge lo stress correlato ai cambiamenti nelle pratiche e nelle procedure di lavoro con turni di lavoro incalzanti, fatica fisica legata all’utilizzo dei dispositivi di protezione, riduzione delle risorse umane e, in alcuni casi, essere chiamati a intervenire in discipline diverse da quelle di appartenenza».

Il progetto offrirà agli operatori interventi di supporto emotivo, previa indagine conoscitiva effettuata attraverso un questionario anonimo. Questo strumento, rispettoso delle disposizioni normative in merito alla privacy, permetterà di approfondire l’argomento al fine di strutturare un intervento efficace.

«Contrariamente a quello che si può pensare – concludono gli specialisti – tuttavia, l’emergenza Covid può impattare negativamente sul benessere psicofisico degli operatori in termini di sviluppo e persistenza nel tempo di sintomi da stress post-traumatico, anche nel medio periodo, cioè anche dopo il culmine epidemico e il momento di massimo impegno professionale e personale. Il Disturbo da Stress Post-Traumatico può infatti insorgere nei primi tre mesi dopo il trauma, ma può avere anche un esordio ritardato dopo i 6 mesi, con possibilità di persistenza dei sintomi per più di 12 mesi».

Tipologie di supporto

Gruppi di Ascolto

I gruppi di ascolto si articolano in incontri della durata di 60 minuti circa, con un massimo di 6 partecipanti ciascuno. La partecipazione è libera e può essere replicata secondo le proprie necessità. La condivisione di esperienze personali è tutelata dalla riservatezza che vincola tutti i partecipanti al gruppo, in un clima accettante e non giudicante.

Colloqui psicologici

Si propone un intervento breve e limitato nel tempo (massimo 5 colloqui psicoterapici), centrato sulla problematica emergente. L’intervento sarà finalizzato a mitigare il livello di stress valorizzando le risorse individuali e collettive, ampliando le strategie di gestione emotiva attraverso un ascolto attivo teso a riequilibrare la realtà interna (paura ed emozioni) con quella esterna riferita.

Visite psichiatriche

Sarà possibile accedere direttamente a uno sportello psichiatrico di valutazione specialistica per eventuale impostazione di trattamento farmacologico. In caso di necessità saranno programmate fino a un massimo di una prima visita psichiatrica e due visite di controllo.

E.O. Ospedali Galliera

  • Coordinatore: dott. Massimo Mazzella, direttore S.C. Neonatologia.
  • Principal Investigator: dott. Massimo del Sette (S.C. Neurologia)

ASL 3

  • Principal Investigator: dott. Lucio Ghio, Struttura Complessa Salute Mentale Distretto 11

 

G. D.