Gli alpini dopo il San Martino consegnano materiale sanitario al Galliera, Villa Scassi e Sestri Levante
400 tute protettive alle rianimazioni Covid poi a breve guanti, occhiali, calzari e copricapo
Continua incessante l’opera della Sezione di Genova dell’Associazione Nazionale Alpini per fronteggiare le emergenze sul territorio connesse all’epidemia del Coronavirus.
Mentre a Bergamo, in pochi giorni, l’Ospedale realizzato dall’Associazione Nazionale Alpini all’interno dei padiglioni della Fiera è operativo ‘in tempi record’ (i lavori, iniziati il 24 marzo, si sono conclusi infatti il 1° aprile), gli Alpini genovesi proseguono – con il prezioso supporto del Nucleo di Protezione Civile – la distribuzione gratuita nei Nosocomi cittadini dei Dispositivi di protezione individuale acquistati con i significati proventi di una raccolta che ha coinvolto la Sezione di Mura Cappuccine ed i 58 Gruppi Ana sezionali.
“Dopo le 400 protettive consegnate l’altro giorno all’Ospedale San Martino”, spiega Stefano Pansini, presidente sezionale degli Alpini genovesi, “oggi abbiamo consegnato 200 tute protettive all’Ospedale Galliera ed altrettante 200 a quello di Villa Scassi, a San Pier d’Arena. Domani un eguale quantitativo sarà distribuito all’Ospedale di Sestri Levante”. Ma le Penne Nere hanno in programma la consegna di altri dispositivi: “A breve distribuiremo a medici, paramedici, infermieri, sanitari 30.000 guanti, camici, calzari e copricapo integrali, tutti monouso. Sono state ordinate anche le visiere protettive e gli occhiali a maschera, mentre registriamo ancora estrema difficoltà a ottenere mascherine Ffp2 e Ffp3 (uniche utili nelle terapie intensive).
“L’orientamento degli Alpini è stato quello di riferirci alle quattro Rianimazioni Covid principali attive nel nostro territorio”, spiega ancora Pansini, che ringrazia i Capigruppo ed i soci dei 58 Gruppi delle Penne Nere per la partecipazione alla raccolta fondi.
“Lo spirito alpino si alimenta di speranza ed impegno. In oltre cento anni di Associazione Alpini e di storia patria, attraversando momenti felici e meno, la realtà alpina è diventata sempre più grande. Ognuno ha sempre portato il suo zaino, senza chiedere nulla, liberi di cuore e di mente. Invito tutti i genovesi a essere sempre generosi, forti di una storia, meravigliosa ed unica”.
G. D.