Attenzione al corretto utilizzo dei sacchetti (buste), a La Spezia controlli e sanzioni
Campagna shoppers dei carabinieri forestali: scoperte diverse irregolarità relative alla commercializzazione dei sacchetti di plastica
Sacchetti plastica
– Ormai sono oltre cinque anni da quando, 1° gennaio 2018, è entrata in vigore in Italia una legge che regolamenta l’uso dei sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri. I sacchetti, di solito utilizzati per imbustare frutta, verdura e altri prodotti freschi come carne e salumi, devono essere biodegradabili e saranno pagati dai consumatori.
Infatti, i carabinieri forestali di La Spezia stanno effettuando numerosi controlli programmati nell’ambito della campagna “shoppers” al fine di verificare il corretto utilizzo delle buste (shoppers) utilizzate dagli esercizi commerciali per il confezionamento della merce venduta.
Accertamenti che, nel solo mese di ottobre, hanno evidenziato irregolarità in quattro punti situati nel centro di La Spezia. È stato accertato l’uso di sacchetti biodegradabili con scritte falsificate e senza le caratteristiche fisiche che è prevista per tali sacchetti.
Più di dieci chilogrammi di buste sono state sequestrate per essere analizzate in laboratorio e verificata la loro esatta composizione.
Le sanzioni amministrative, previste dalla legge per uso alimentare di plastica non biodegradabile e compostabile oppure non riportanti alcuna dicitura, sono molto severe (fino a 8.300 euro per chi commercializza shoppers privi dei requisiti previsti dalla legge), chi dichiara sulla busta una composizione della stessa che poi non corrisponde a quella risultante dai campionamenti in laboratorio commette un reato.
<<Ricordiamo – spiegano dalla Forestale – che dall’anno 2018 se l’esercente fornisce o gli viene richiesta una borsa per il trasporto della merce, lo stesso ha l’obbligo di fornirla con determinate caratteristiche relative agli spessori e alla percentuale di plastica riciclata a seconda se l’utilizzo è previsto per scopi alimentari o meno.
Le buste devono sempre essere cedute in vendita evidenziando il prezzo sullo scontrino al fine di incentivare l’uso di buste riciclate.
Infine, le borse di plastica biodegradabili e compostabili devono essere certificate da organismi accreditati e devono corrispondere ai requisiti di biodegradabilità e di compostabilità previsti dalla legge.
L’immissione nel mercato di materiale plastico spacciato per compostabile e biodegradabile o non rispondente ai requisiti previsti dalla legge – concludono – crea di fatto un rilevante danno ambientale derivante dalla successiva immissione nell’ambiente>>.
G. D.