Savona Vado accordo per ridurre le emissioni in porto

Savona Vado accordo per ridurre le emissioni in porto
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Norme più rigide in ambito ambientale tra l’Autorità Marittima e il cluster marittimo locale

Savona porto

– Promosso dalla Capitaneria di Porto e stato sottoscritto un accordo tra Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Comuni di Savona, Vado Ligure, Albissola Marina e Bergeggi, principali Compagnie di Navigazione operanti, rappresentanze delle Agenzie Marittime locali e Società concessionaria del servizio di rimorchio portuale Carmelo Noli Srl.

Si chiama “Savona – Vado Blue Agreement” e si allinea perfettamente con l’obiettivo strategico condiviso tra istituzioni pubbliche e operatori privati di migliorare la sostenibilità ambientale delle attività portuali, riducendone l’impatto sui centri abitati vicini.

<<Secondo la normativa vigente – spiegano dalla Capitaneria -, infatti, le navi devono utilizzare combustibili con un contenuto di zolfo non superiore allo 0,5% in massa durante la navigazione e allo 0,1% durante la sosta in porto, per limitare gli ossidi di zolfo (SOx) emessi nell’atmosfera.

Il Blue Agreement stabilisce che le navi aderenti passino al combustibile con un contenuto di zolfo non superiore allo 0,1% già a tre miglia nautiche dall’ingresso dei porti, mantenendo questo tipo di combustibile durante tutta la sosta in porto e fino a quando non si trovino nuovamente oltre le tre miglia dalla costa.

Savona Vado accordo per ridurre le emissioni in porto 2

Inoltre, le navi si impegnano a collaborare con l’Università di Genova e la Capitaneria di Porto di Savona per eseguire uno studio sull’impatto delle acque di scarico degli impianti di pulizia dei gas di scarico sulle acque portuali, nel rispetto delle normative internazionali.

L’accordo – prosegue – è considerato rispettato anche dalle navi che utilizzano sistemi di lavaggio delle emissioni (cd. “scrubbers”) e da quelle alimentate a Gnl (gas naturale liquefatto), oltre che da quelle che impiegano combustibili alternativi senza componenti fossili, come biofuel, ammoniaca, metanolo ed etanolo, in linea con la crescente decarbonizzazione del settore marittimo.

Nell’ambito dell’accordo, anche la “Carmelo Noli” si impegna a utilizzare combustibili con un contenuto di zolfo non superiore allo 0,1% durante i servizi nei porti.

Inoltre, sarà fondamentale il contributo delle Agenzie Marittime locali che avranno il compito di promuovere le procedure del Blue Agreement tra le Compagnie di Navigazione e le navi che non scalano regolarmente il porto di Savona – Vado Ligure, incoraggiandone l’adesione volontaria.

L’accordo sarà valido fino al 1° maggio 2025, data in cui il Mar Mediterraneo sarà designato come “zona di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo”, secondo una risoluzione dell’Organizzazione Marittima Mondiale recepita dall’Unione Europea, che impone l’utilizzo di combustibili con un contenuto di zolfo non superiore allo 0,1% non solo in porto, ma anche durante tutta la navigazione>>.

Il Blue Agreement anticipa di qualche mese i nuovi limiti previsti dalla normativa a tutela dell’ambiente, grazie all’impegno delle istituzioni pubbliche e degli operatori marittimi locali.

Il Comandante della Capitaneria di Porto di Savona, CV (CP) Matteo Lo Presti, ha ringraziato tutti coloro che hanno voluto firmare questo accordo volontario che costituisce un ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità ambientale dei porti di Savona e Vado Ligure.

(immagini Foto Merlo)

 

G. D.