Sassello Sant’Antonio il commissario Noberasco sulla vendita di Palazzo Perrando
“Le criticità che l’Ente deve affrontare sono ancora molte”
Vendita Palazzo Perrando vedi QUI
Sassello Sant’Antonio
– La buona notizia di ieri pomeriggio, ovvero che la Regione Liguria (finanziamento di 300 mila euro) e il Comune di Sassello (fondo 11 mila euro) acquisteranno entro fine anno il Palazzo Perrando, sede del museo e biblioteca, di proprietà dell’Asp Ospedale S. Antonio, lancia un forte segnale al risanamento del presidio ospedaliero.
Dopo anni di dura “sopravvivenza” 311 mila euro creano entusiasmo, ma con moderazione, i numeri sono impietosi, specie di fronte a due milioni di debiti, con creditori che ogni giorno bussano alla porta del commissario Gabriele Marino Noberasco.
E proprio al commissario chiediamo un primo commento sulla vendita del Palazzo Perrando e sul risanamento dell’Asp.
<<È un contributo importante nel percorso che tende al risanamento_ in bonis_ dell’Ente e al mantenimento di un presidio sociosanitario pubblico attivo al servizio di questo entroterra – commenta Noberasco -.
Dobbiamo ringraziare il Comune di Sassello e la Regione Liguria che hanno scelto di salvaguardare un polo museale, di proprietà pubblica, e al contempo di sostenere l’Asp nella sua ristrutturazione.
Si tratta di un primo passo concreto, a cui guardare con soddisfazione ma anche con obiettività: la pressione dei molti creditori è alta, le criticità che l’Ente deve affrontare sono ancora molte ed è certamente troppo presto per escludere ipotesi liquidatorie o di trasformazione, che pure il piano di risanamento tende a scongiurare.
Molto dipenderà dalla disponibilità dei creditori a sottoscrivere gli accordi di ristrutturazione proposti dall’Ente: il piano dimostra chiaramente – conclude il commissario – che l’ipotesi di continuità operativa e riequilibrio economico-finanziario è preferibile rispetto alla liquidazione, anche per i creditori>>.
Seguiremo con voi i prossimi aggiornamenti, consapevoli che il 2024 sarà un anno decisivo per il prosieguo dell’attività del vecchio ospedale del comprensorio sassellese.
G. D.