Beigua sentenza Corte costituzionale, Buschiazzo: confini rispettati, Urbe nel Parco
La Corte conferma la legittimità della norma regionale, respinto il ricorso del Governo Draghi
Piana “Sentenza storica della Corte costituzionale” leggi QUI
Beigua regolare
– Il massimo organo della giustizia si è espresso ieri sul ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri confermando la legittimità della modifica alla perimetrazione dei confini dei parchi naturali regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua che la Regione Liguria aveva approvata lo scorso luglio.
<<Siamo veramente contenti che si sia chiusa la questione dei confini, anche perché il Parco del Beigua ne era uscito accresciuto sia a livello di ettari sia di Comuni, con l’importante ingresso di Urbe – commenta il presidente del Parco Daniele Buschiazzo –.
Le procedure erano state dunque rispettose del territorio. La decisione della Corte costituzionale ci permette ora di poter programmare con tranquillità le nostre attività su tutto il territorio che abbiamo in gestione>>.
Le variazioni dei confini, ha precisato la Regione, oltre ad aggiungere aree prima non comprese nel perimetro dei parchi, ha riguardato l’esclusione di altre porzioni di territorio precedentemente comprese, che tuttavia rimangono in gran parte sottoposte sia ai vincoli posti a tutela degli aspetti naturalistici, in quanto ricomprese nei siti Natura 2000, sia alle prescrizioni a tutela del paesaggio contenute nel vigente piano territoriale di coordinamento paesistico e nel codice dei beni culturali e del paesaggio.
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha operato una forzata commistione tra la decisione, che era di esclusiva competenza della Regione, di istituire e riparametrare un parco naturale regionale e la valutazione dell’interesse paesaggistico affidata invece congiuntamente agli organi regionali e statali e da operare in sede di pianificazione paesaggistica del territorio regionale, è quando deciso dalla Corte costituzionale.
G. D.