Savona il sindacato propone di riconvertire il S. Agostino in casa di arresto

Savona il sindacato propone di riconvertire il S. Agostino in casa di arresto
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Sappe scrive al ministro Nordio: “Savona e la sua provincia non possono più aspettare: fate presto per il nuovo carcere”

E’ anni che il carcere di Savona, il S. Agostino, ha chiuso ed i tempi per la costruzione del nuovo, identificato il terreno in Val Bormida, stanno andando alle lunghe. La mancanza di un carcere nel savonese sta mettendo in crisi l’intero sistema carcerario ligure, ed il sindacato della Polizia penitenziaria Sappe registra le difficoltà e fa una proposta.

<<Credo che la città di Savona e il suo territorio non possano più aspettare l’edificazione di un nuovo carcere: Savona, sede di Tribunale, è l’unica provincia in Italia a non avere un istituto di pena – alla faccia delle promesse dei vari politici, della territorialità della pena ma soprattutto della Costituzione – e per questo ho ritenuto opportuno scrivere al Ministro della Giustizia Carlo Nordio evidenziando quanto sia prioritario accelerare le procedure amministrative>>.

È quanto sostiene Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – Sappe, che nell’apprezzare “l’impegno del prefetto di Savona, Enrico Gullotti, per favorire la costruzione di un nuovo carcere nel Savonese” constata però che, dopo la riunione dello scorso 29 novembre in Prefettura a Savona e la lettera dello scorso gennaio dell’Ordine degli avvocati di Savona al Guardasigilli, “tutto sembra essersi fermato”.

Vincenzo Tristaino, segretario regionale Sappe per la Liguria, evidenzia che, in occasione della recente visita in Liguria del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro lo scorso 13 marzo, il primo e più rappresentativo Sindacato della Polizia Penitenziaria aveva chiesto di accelerare i tempi per la realizzazione del nuovo carcere nel Savonese, evidenziando come “chiudere il S. Agostino così, dall’oggi al domani, senza alcun confronto con il Sappe e con gli altri sindacati, senza alcuna garanzia e certezza per poliziotti e detenuti, è stato un grave errore. Tutto ciò ha innescato un’ulteriore ricaduta negativa sui familiari dei detenuti, sugli avvocati, sulla magistratura, sulla Polizia Penitenziaria e su tutto quel corposo mondo che orbita intorno al carcere. Dimenticando invece gli aspetti positivi che un carcere produce sul territorio”.

Ma Capece ha chiesto al ministro Nordio il recupero ed il rilancio della vecchia struttura del S. Agostino: <<Parallelamente a sollecitare affinché si accelerino le procedure amministrative  per costruire il nuovo carcere,  io credo si debba riconvertire, come il Sappe chiede da anni, l’ex carcere di S. Agostino di Savona a struttura per l’accoglienza dei soggetti ammessi all’area penale esterna ossia destinare la struttura a casa di arresto o presidio per l’esecuzione penale esterna, per coloro cioè che scontano una pena sul territorio senza però essere fisicamente detenuti in una struttura>>.

 

G. D.