Sassello, Urbe, Stella nuovi servizi Asl2 con l’infermiere di famiglia
Crescono le prestazioni sanitarie per i cittadini
Sassello
– Ieri nel tardo pomeriggio, presso la sala degli alpini, Asl2 ha presentato nuovi e vecchi servizi attivati sul territorio.
Erano presenti il dott. Giancarlo Conte direttore Distretto sanitario savonese, le dott.sse Antonella Giribone e Patrizia Zanovello coordinatrici infermieristiche, e la dott.ssa Andrea Kovacs infermiera di famiglia e di comunità.
Un buon pubblico ha assistito all’incontro dove hanno partecipato anche il sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo e la vice Lia Zunino, che hanno spesso interloquito con i presenti.
Il primo intervento è stato del direttore Conte che ha portato la lieta notizia circa l’accordo Asl – Sant’Antonio (vedi articolo a parte), poi si è addentrato sui servizi in atto.
<<Ci sono una serie di attività, alcune di queste sono già attive, altre sono prossime e già acquisite – ha spiegato Conte -. Quello che abbiamo ora attivo sono i prelievi e le due infermiere di comunità, attive da un paio d’anni. L’ambulatorio è partito alla fine dell’anno scorso e necessita di maggiori pubblicità.
Le prossime a partire sono la possibilità delle refertazioni con due esami, sia a domicilio sia al Sant’Antonio, che sono l’elettrocardiogramma e la spirometria. Altra cosa che potrà essere richiesta è la radiologia a domicilio per una serie di esami, si attiva attraverso il medico di medicina generale, così come l’elettrocardiogramma e la spirometria. Mentre non è necessaria l’attivazione del medico per l’infermiere di comunità>>.
Conte è anche intervenuto sulla situazione dei medici: Stella è coperta così come Sassello dove ci sono le dott.sse Carlotta Teresa Broadbridge, Federica Marino e Maria Giovanna Vallarino, quest’ultima ha preso servizio anche a Urbe – ha concluso Conte nel suo primo intervento -. Quindi Sassello per il momento non è più considerata zona carente, mentre lo è Pontinvrea>>.
Per quanto riguarda i costi dei servizi, si tratta di correnti prestazioni Asl che seguono ticket ed eventuali esenzioni.
Le dott.sse Giribone, Zanovello e Kovacs hanno poi spiegato il ruolo e l’importante dell’infermiere di comunità e con esso l’ambulatorio infermieristico e la diagnostica domiciliare.
Due infermiere da un paio d’anni stanno già operando nei comuni di Stella, Sassello e Urbe, ed hanno ben 126 persone in carico (41 a Sassello). Un numero notevole, basti pensare che in tutta la provincia savonese sono 300.
Gli ambulatori (info 3312696954)
- Sassello – presso Sant’Antonio tutti i mercoledì dalle 9 alle 13 – aperto dicembre 2022.
- Urbe – via Roma 85 tutti i giovedì dalle 9 alle 13 – aperto da gennaio 2023.
L’incontro e il successivo dibattito hanno evidenziato quanto sia importante che la popolazione sappia di questi servizi, poiché il rischio è che se non vengono utilizzati si perdono.
<<Il covid ha bloccato tutto il sistema sanitario per due anni. Ora è sicuramente il momento di ripartire dal territorio. I servizi che vengono avviati da Asl sono sicuramente un inizio – ha commentato il sindaco Buschiazzo -. Ci sarà da lavorare perché ne arrivino anche altri. Inoltre, sarà importante utilizzarli per mantenere un numero adeguato di prestazioni per il mantenimento del servizio>>.
Vediamo chi ha diritto alle prestazioni:
- persone disabili, anziani, non autosufficienti e/o non deambulanti/allettati che non possono essere trasportate in ambiente ambulatoriale o che necessitano del trasporto con grave disagio, degenti al proprio domicilio e/o in strutture residenziali assistite;
- pazienti affetti da patologie gravemente invalidanti privi dell’autonomia personale, degenti al proprio domicilio e/o in strutture residenziali assistite;
- pazienti in fase terminale degenti al proprio domicilio o in strutture residenziali assistite.
Per la radiologia gli esami eseguibili a domicilio sono:
- raggi torace e gabbia toracica;
- raggi colonna vertebrale;
- raggi del bacino e delle anche;
- raggi ossa lunghe e relative articolazioni: spalla, gomito, polso, ginocchio, caviglia;
- raggi delle mani e dei piedi.
L’incontro ci ha riportato indietro di almeno tre anni, a prima della pandemia, quando si poteva programmare e guardare il futuro con più serenità. C’è tanto da fare, ma là, in fondo si intravede una luce.
G. D.